In un recente articolo abbiamo raccontato come il comune di Castelvolturno, attraverso il food, punti a una rinascita sociale, magari garantendo il buono con poco. Soprattutto perché è possibile portare novità nei gusti da esprimere, attraverso un ricercato estro culinario che merita visibilità. Bisogna farsi conoscere evitando di attirare grandissime masse, ma lavorando bene nel dettaglio, curando ogni minimo particolare. Non a caso abbiamo scoperto La Cantina del Volturno Wine Bar & Food.
Garanzia di valori culinari e sociali che con umiltà sfociano nel buon gusto, portando in tavola il buono con poco in sapori inaspettati.
Offrire ai propri clienti pietanze dal gusto marino, per differenziarsi, meritare citazioni ed essere più ricercati, ma soprattutto per fare in modo di essere ricordati, e così attraverso l’estrosità dello chef si cerca la novità!
I gestori, attraverso una ricercata selezioni di vini di qualità, puntano in alto anche per la compagnia. Quindi, attraverso il connubio Wine & Food, creano pasti indimenticabili, da terminare sempre con il buon beverage. Non a caso garantiscono anche una buona scelta di digestivi.
Sono consapevoli della carica alcolica del proprio vino, buono sia per pranzo che per una degustazione. Non si lasciano andare all’offerta semplice e scontata dei soliti aperitivi.
Provano con aperitivi abbinati a taglieri di salumi e formaggi locali e nazionali. Rendendo quell’incontro da “sfizio” a un qualcosa di più importante.
Quindi ecco anche pizzette, bruschette, fritture varie, ma anche prodotti da salumeria d’élite.
Riuscendo a essere una buona base per accogliere il vino, che varia dal secco, ricercato a un frizzantino più giovanile ma sempre di buona qualità.
Beh, siamo un po’ saliti con il grado alcolico. Non solo aperitivi, anche pasti per il pranzo o la cena, quindi è necessario qualcosa in più, altrimenti il vino prende il sopravvento. A tanta bontà e ricercatezza corrispondono anche i gradi, quindi la cantina di Wine Bar spiega la presenza del termine Food nell’intestazione, lasciandosi andare alla preparazione di tenerissima carne di arrosticini da poter mangiare velocemente.
Ma anche gusti un po’ più forti che magari richiamano un altro po’ di buon vino, sia per esaltare che per placare i “bollori”.
Tutto ciò va unito all’umiltà e cordialità dei proprietari, che incentivano a organizzare cene memorabili tra amici e tra professionisti.
Non c’è bisogno di chissà quali ristoranti stellati per godere del buono per davvero. Questo spirito “ruspante” esorta a fare rimpatriate di comitive di ragazzi umili che possono godere di cibo genuino.