Ho visitato Pirò – Osteria di pesce a Roma.
La realtà di Roma oramai pullula di grandi ristoranti di pesce. Si passa da quelli storici – pensiamo al SanLorenzo – fino alle ultime aperture che rinnovano di continuo il genere – il recente “Dogma” a San Giovanni. Insomma: la capitale e il suo ottimo litorale (da Anzio, a Fiumicino, a Fregene), eccelle e propone sempre grandi idee sul genere ittico e sembra migliorare anche sulla qualità del pesce crudo.
Lavorare il pesce crudo richiede sempre una certa raffinatezza e delle regole di abbattimento chiare e nette per garantire sicurezza e qualità del prodotto e Roma in questo non manca all’appello.
Se c’è qualcosa che distingue ad esempio un ristorante come Pirò – Osteria di pesce da molti ristoranti in zona – è proprio il modo in cui vengono preparati i crudi. Ricciole, gambero rosso, tonno, tutto servito in maniera impeccabile.
Seguendo le “maree della stagioni”, l’Osteria Pirò, gestita magistralmente dalla famiglia Pirola (storica proprietaria della “Taverna Trilussa” a Trastevere) offre nel suo ristorante – a pochi passi da Piazza Navona – del pesce curatissimo in un locale dallo stile “minimal” ma estremamente curato nei dettagli.
Alcuni piatti da menzionare sono sicuramente la Tartare di ricciola con aceto affumicato Tosazu (salsa fatta con il Dashi, il tipico brodo giapponese), ma anche degli ottimi primi come il perfetto e gustosissimo Tagliolino con il Gambero rosso di Mazzara del Vallo.
E non mancano ovviamente gli ottimi dolci: per esempio un’ottima Crema chiboust alla lavanda con Mela tatin e gelato al cioccolato.
Oltre che all’oggettiva eleganza del locale. Per chi, banalmente, vuole fare anche bella figura.