16 gennaio. Siamo stati alla cena di presentazione in anteprima alla stampa del nuovo menù invernale di Taverna Vesuviana. Lo chef e patron Alfonso Crisci si conferma una realtà del panorama gastronomico nazionale.

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Un’inquietudine creativa, vivace e sincera guida l’opera di Alfonso Crisci. Che a menu – senza alcun apparente riferimento e caricandosi addosso la curiosità degli ospiti “esperti” – propone da qualche giorno, nel nuovo menu invernale, una Terrina coreana. Ne condivide l’idea e la costruzione del piatto con il suo amico stellato [amazon_textlink asin=’8809768523′ text=’Moreno Cedroni’ template=’ProductLink’ store=’antoniosava0c-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5ea36623-ff51-11e7-ae8d-21cd075edfdb’].

 

Perché un piatto del genere a menu? È stata la domanda più gettonata della serata: anche se gli “esperti” invitati alla cena di anteprima per la presentazione del nuovo menu, tenutasi martedì 16 gennaio, hanno rivolto la propria preferenza gustativa verso altri piatti. Piatti particolarmente tecnici ed elaborati ma più vicini alla loro zona di conforto.

Una cena esclusiva fatta di una decina di portate, senza contare la parte di aperitivo, con vini abbinati: un festival sinestetico, considerando l’elegante tappeto musicale e l’apertura con oli essenziali profumati e rilassanti.

Ma torniamo per un attimo alla terrina coreana: halibut marinato, riso sbianchito all’aceto di mele, uovo confit, cavolo cinese, spinaci ripassati e peperoni in agrodolce. La cucina coreana è fatta soprattutto di verdure e riso. Poi carne e pesce. Se proviamo a sostituire la pasta col riso (amido per amido) c’è una sovrapposizione totale con la cucina mediterranea e vesuviana. E la capacità creativa di uno chef parte soprattutto dal momento in cui si guarda intorno, dal momento in cui riesce a stare nel pieno della sua contemporaneità facendosi attrarre ed ispirare senza chiusure mentali. La terrina coreana veniva completata da un delicato infuso al tè verde e cardamomo. In abbinamento spumante Brut Metodo Classico cinquantenario Janare. Un piatto perfetto, visivamente impeccabile e per palati esperti.

Il piatto più apprezzato dagli ospiti, che hanno avuto la possibilità di compilare una scheda di valutazione (piatto per piatto, con abbinamento vini compreso) consegnata loro ad inizio cena, è stato il risotto “cacio e pepe” con pancetta di stoccafisso e bottarga di tonno. A seguire i tagliolini con clorofilla di basilico, salsa di broccoletti e rossi di Mazara. Piatto che ha avuto anche il massimo dei voti nell’abbinamento col vino, un Greco di Tufo Terra d’uva Benito Ferrara docg 2016.
Dal punto di vista estetico invece, c’è stato un plebiscito per il dessert. Una Tartalette alla frutta secca, con ganache al cioccolato, tappeto alla nocciola e mandorle caramellate.

Nel nuovo menu non poteva mancare il cavallo di battaglia: il baccalà, servito su salsa di papaccella napoletana, fibre di sedano croccanti e germogli di melissa. Una certezza, una specialità della casa e un chiaro riferimento al territorio e alle sue tradizioni.
Alfonso Crisci con questo nuovo menu invernale – presentato con stile – ha lanciato il guanto della sfida e l’arma è la qualità della materie prime, tanta tecnica e una passione infinita.

 


Taverna Vesuviana
Via Nuova Saviano, 207
80040 San Gennaro Vesuviano (NA)
Tel. 081 528 6181
www.tavernavesuviana.it
 

Domenico Catapano

Design Professor and Marketing Director with a significant expertise in Video Direction, Photography and problem-solving. A bad tennis-player, a strict vegan who doesn’t eat and wear any animal byproduct,...

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