Quando si parla di pizza, si tocca un simbolo della cultura italiana. Ma quando ci si addentra nel mondo di Pietro Fontana e del suo progetto “I Fontana“, ci si immerge in una dimensione in cui tradizione, innovazione e tecnica convivono armoniosamente.

Classe 1983, Pietro Fontana ha mosso i primi passi nel mondo della ristorazione fin da giovanissimo, tra il lavoro accanto al padre nella vendita di prodotti alimentari e le serate trascorse nelle pizzerie di provincia. L’esperienza in Germania gli ha permesso di perfezionarsi non solo al banco, ma anche nella gestione complessiva di una pizzeria, un know-how che ha portato con sé al rientro in Italia. Con il supporto della moglie Melania Panico, nel 2019 ha dato vita a un progetto personale che, a dispetto delle difficoltà iniziali legate alla pandemia, non ha mai smesso di crescere.

“I Fontana Pizzeria”, inaugurata il 6 marzo 2020 a Somma Vesuviana, rappresenta il cuore pulsante di questa avventura gastronomica. Nel 2022, Fontana ha ampliato l’offerta aprendo “I Fontana Rustico”, dedicato alla pizza in teglia e ai fritti, e “I Fontana Deluxe” a Pomigliano d’Arco, attualmente in pausa per la mancanza di personale. Oggi, il locale di Somma Vesuviana offre circa 140 coperti interni e altri 120 all’esterno durante l’estate, ed è un punto di riferimento per chi cerca eccellenza e creatività nel mondo della pizza.

Il menu: un viaggio tra sapori antichi e moderni

L’11 dicembre 2024, “I Fontana” ha presentato un menu che è un omaggio alla stagionalità e alla qualità delle materie prime, frutto di un lavoro di ricerca e sperimentazione. Tra le proposte spiccano pizze che raccontano storie, emozioni e ricordi, come la “Vecchio Ricordo”, una pizza con criscito e un impasto di grano e cereali ispirata a una ricetta della nonna, con tre varietà di pomodori del piennolo, aglio fresco, origano e olio a crudo. Il suo profumo intenso, unito alla leggerezza dell’impasto e al sapiente equilibrio tra dolcezza e aromaticità, offre un’esperienza sensoriale unica, dove ogni morso introduce nuove sfumature di sapore.

Tra le “pizze concept”, la “Metamorfosi di carciofi” colpisce per la complessità degli ingredienti: carciofi arrostiti, tartufo nero pregiato, pecorino dei Monti Lattari, pesto di aglio orsino e pepe di Sarawak. Nonostante l’intento di creare un’armonia di sapori, il carciofo, vero protagonista, risulta talvolta sovrastato dall’intensità degli altri elementi. Una pizza delicata ma forse non del tutto bilanciata.

L'”Evoluzione Scarola” è un omaggio ai sapori invernali e natalizi, con scarola riccia a crudo, colatura di alici di Cetara, olive itrane, papaccelle in agrodolce e primo sale. Il connubio tra gli ingredienti richiama una “frisella invernale”, dove le olive itrane offrono il giusto equilibrio tra l’amaro della scarola e l’acidità delle papaccelle, rendendo questa proposta un trionfo di genuinità e tradizione.

La “Sotto Terra” è un viaggio nel sottobosco: funghi porcini freschi e a crudo, tartufo nero, melagrana e germogli creano un equilibrio tra intensità e delicatezza. Il tocco rubino dei chicchi di melagrana, oltre a ravvivare la presentazione, dona una freschezza che bilancia i sapori terrosi, offrendo una vera coccola per il palato.

Infine, la “081”, una pizza a ruota di carro dal diametro di 38 cm, celebra la tradizione napoletana nella sua essenza più pura. La base è condita con pomodoro San Marzano DOP, fior di latte di Jersey e basilico, e completata con stravecchio di Bruna Alpina. La leggerezza dell’impasto e il gusto intenso del pomodoro sono esaltati dal cornicione croccante e leggermente bruciato, che conferisce alla pizza una consistenza perfetta.

A concludere la serata è stato un dolce dal nome curioso e accattivante: l'”Uovo al tegamino”. La marmellata di albicocca del Vesuvio richiama visivamente il tuorlo d’uovo, mentre un sottile guscio di cioccolato simula l’involucro esterno. L’albume, invece, è reso da una crema al latte morbida e avvolgente, con una base di cereali che aggiunge un tocco croccante al dolce. È un dessert al cucchiaio che si lascia gustare con piacere, sebbene la marmellata di albicocca, pur interessante, venga talvolta sovrastata dalla generosità della crema.

Prima di chiudere la cena, Pietro Fontana ci ha deliziato con il suo pandoro, un autentico capolavoro di pasticceria. Soffice, perfettamente lievitato, con un profumo avvolgente e un gusto intenso, questo pandoro si distingue come uno dei migliori mai assaggiati. Una vera nuvola di sapore che testimonia, ancora una volta, la straordinaria maestria di Fontana nella lavorazione dei lievitati.

“I Fontana” non è solo una pizzeria, ma un luogo dove ogni dettaglio è pensato per offrire un’esperienza unica. Pietro Fontana ha saputo coniugare la tradizione con l’innovazione, dando vita a un progetto che valorizza il territorio e le eccellenze locali. Ogni pizza è una storia, un viaggio tra sapori antichi e moderni, un tributo alla creatività e alla passione che da sempre animano la cultura della pizza.

Giuseppe Cantone

Il prof. Giuseppe Cantone insegna materie letterarie in un liceo della periferia di Napoli, dove coniuga il rigore accademico con un approccio vivace e appassionato alle discipline umanistiche. In passato...

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