Si è da poco conclusa Bufala Fest, una manifestazione interamente dedicata alla filiera bufalina organizzata da Antonio Rea e Francesco Sorrentino in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP ed il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Napoli, che si è svolta dal 31 agosto all’8 settembre sul Lungomare di Napoli. Circa cinquanta stand di food hanno messo in evidenza tutti i prodotti riguardanti la bufala, dalla mozzarella alla carne. Grande protagonista è stata anche la pizza grazie alla partecipazione per la prima volta dell’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie”. Abbiamo intervistato il patron Antonio Rea, per conoscere meglio la kermesse e sapere qualcosa in più sul futuro.

Come e quando nasce il Bufala Fest?

Bufala Fest è giunto ormai alla quinta edizione e, sin dal primo momento, nasce come evento che si pone l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’intera filiera bufalina, legata sì al successo nel mondo della mozzarella, ma che può dare di più, con il sapore e le caratteristiche della sua carne, che ha proprietà nutritive eccezionali e ancora poco conosciute.

Come mai la scelta di creare una manifestazione su un prodotto campano così tipico e forte?

Un scelta che nasce dall’esigenza di sottolineare la valenza strategica all’interno dell’economia regionale dell’intera filiera bufalina, che non può limitarsi solo al comparto lattiero-caseario. Nel corso degli anni abbiamo elaborato un ampio ed articolato programma di iniziative che attraverso la valorizzazione dell’intero settore, intende promuovere il territorio campano, esaltandone le risorse ambientali, paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. Bufala Fest, dunque, si configura come una vera e propria azione di marketing territoriale, creativa e fantasiosa ma anche rigorosamente concreta, orientata verso un target di operatori e di fruitori in costante crescita.

Qual è il tema della manifestazione e come mai è stato scelto?

La scelta del Benessere quale tema della quinta edizione è dettata dal fatto che il settore food è in progressivo e rapido cambiamento. Le abitudini alimentari e gli stili di vita stanno cambiando: una serie di tendenze, di cui alcune ormai più che consolidate, si diffondono in modo trasversale tra le popolazione. Oggi siamo tutti alla ricerca di un “nuovo benessere” che riavvicina le persone alla natura e alla ricerca di salubrità e genuinità. Il trend del salutismo, però, non è limitato al cibo. E’ un intero lifestyle che cambia. Mai come oggi “siamo ciò che mangiamo”. Mangiare km0, cercare il cibo locale, riscoprire le tradizioni della propria terra, sono tutti indicatori che esprimono la volontà di manifestare un’appartenenza. Il ritorno alle sane origini e la riscoperta delle tradizioni che stanno scomparendo è il segnale forte della voglia di ritrovare un benessere perduto.

Quali sono state le novità di quest’anno?

Ogni anno cerchiamo di proporre un programma di impatto in un villaggio dal concept sempre più innovativo. Quest’anno, con l’obiettivo di esaltare il concetto di benessere a 360°, abbiamo avuto un villaggio improntato sulla sostenibilità ambientale, grazie anche al contributo di Acqua Ferrarelle, che ha messo a disposizione dei partecipanti di Bufala Fest alcuni eco-compattatori per la raccolta delle bottiglie in PET, il materiale 100% riciclabile con il quale vengono realizzate le sue bottiglie. Piatti, posate, bicchieri e tovaglioli distribuiti all’interno del villaggio per il consumo di alimenti e bevande sono realizzati con materiali biodegradabili e compostabili. Inoltre, c’era una bellissima Arena del Gusto, nella quale si sono svolti il contest “I Sapori della Filiera”, gli Show Cooking di Chef stellati come Paolo Barrale, Paolo Gramaglia e Tano Simonato, che hanno interagito anche con il pubblico. Il 2 e 3 settembre, centoventi pizzaioli provenienti da tutto il mondo sono stati impegnati nel Trofeo Pulcinella, una competizione organizzata dall’Associazione Mani d’Oro, presieduta da Attilio Albachiara.

Inoltre, per la prima volta in un evento food, tutte le tredici pizzerie aderenti all’Unione Pizzerie Storiche Napoletane “Le Centenarie” sono state le vere protagoniste, ciascuna con un proprio stand. Siccome il nostro evento è anche conoscenza, sono stati messi a punto cinque Workshop, ognuno dei quali incentrato su un tema diverso, ma tutti uniti da un minimo comune denominatore: promuovere e valorizzare l’intera filiera bufalina esaltando il concetto di Benessere, coinvolgendo esperti ed operatori del settore, anche di profilo internazionale. Altra importante novità è stato l’incontro con l’arte, infatti il Maestro Carmine Ciccone ha realizzato, in esclusiva per noi, un’opera con materiali di riciclo.

Cosa vede nel futuro di questa manifestazione?

Non le nascondo che già stiamo lavorando alla prossima edizione, ma per il momento non riveliamo nulla, ci godiamo il successo dell’edizione appena trascorsa, dandovi appuntamento al prossimo anno.

Dora Sorrentino

Napoletana del Grand Cru del Vomero, millesimo non dichiarato. Si laurea in Lettere Moderne, pur amando tutto ciò che offre la cucina partenopea, tradizione tramandata dalla nonna Dora (nomen omen) e...

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