Oggi vi porto nel cuore di Napoli, più precisamente nella zona di Porta Capuana, punto nevralgico della città, da sempre crocevia di comunicazione tra strade di notevole importanza. Considerata come la “cosmopoli” di tutto un mondo, 24 ore su 24, era popolata di botteghe, di merci, di traffici e di gente, arrivati da ogni dove, simbolo di una Napoli, grande e vivace metropoli, già nel 1800.
Proprio a ridosso della Porta, al numero 97 della Via Casanova, nacque nel 1837, tutt’ ora, unica sede, l’ ANTICA PASTICCERIA CARRATURO, ad opera del pasticcere Sig. Pietro Carraturo.
Il trisavolo, dell’ odierna 5a generazione, fece fortuna specializzandosi nella produzione del pasticciotto che evoca tanto la sfogliatella frolla, potendone, forse, vedersi attribuire, la paternità. Ancora oggi è il prodotto faro della casa.
Ho scelto di raccontarvi dei Carraturo perché, oltre ad essere, un’azienda centenaria, patrimonio storico e cultural-gastronomico della nostra città, mi ha molto impressionata l’umiltà, l’impegno sociale ed il rispetto della tradizione vera e senza fronzoli di Ulderico Carraturo, direttore e manager della casa, gestita con il fratello Alessandro.
Come dicevo, sono la 5a generazione della famiglia e nonostante la loro giovane età, hanno deciso di adottare una politica aziendale lontana dai “tabloïds” attuali, concentrati sull’essenziale, piuttosto che farsi prendere dal gioco dei socials networks e dalle nuove tendenze.
“La tradizione e’ tradizione e va si rispettata…” avrebbe detto il grande Toto’.
Nelle loro vetrine si respira, sempre, aria di napoletanita’, un viaggio immutato nel tempo, dove ogni singolo pezzo è il racconto della nostra storia. Sfogliatelle, babà, pastiera, torta caprese, deliizie al limone, piccola pasticceria e rosticceria… tutto il meglio della nostra tradizione, proposto anche per catering di grandi eventi.
A loro, il merito di aver ideato e realizzato un dolce in onore di San Gennaro, il FACCIA GIALLA, a forma di Mitria, colorata di giallo (come la statua del santo), farcita con crema all’uovo e fragoline macerate nel Piedirosso dei Campi Flegrei. Una delizia che racchiude in se, le tre caratteristiche del nostro patrono: sangue, mitria e faccia gialla.
Piccola innovazione, qualche crema differente per la realizzazione delle Zeppole di San Giuseppe, dolce tipico di questo periodo. Mi piacciono tanto le versioni alla Crema di Cassata Siciliana e quella alla Crema di Limone.
Un’ altra nota di merito va al loro interesse per l’ ambiente e la sostenibilità. Infatti, molto implicati nella lotta per il riclico della plastica, tutto il loro packaging è eco-friendly e la posa del caffè giornaliero viene regalato ai clienti per il suo riutilizzo come concime, piuttosto che finire in spazzatura, come le nostre nonne ci hanno insegnato. Made in Campania anche la scelta delle migliori materie prime per la produzione dei manufatti.
Per adeguarsi alle nuove esigenze di questo periodo, si possono acquistare i prodotti della pasticceria sulle piattaforme UBER EATS, GLOVO e DELIVEROO e si effettuano spedizioni in tutta Italia con corriere espresso.
I due fratelli sono anche molto attivi nel sociale: sostenitori di I LOVE PORTA CAPUANA, nata per il “riblasonamento” del quartiere, è molto attiva, a sostegno di tutta la popolazione del posto. Ulderico è, inoltre, presidente dell’ ASSOCIAZIONE ANTIRACKET di Porta Capuana e rappresentante del FIPE, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi della Confcommercio Campania.
Mi ha colpita la loro solidarietà con gli altri commercianti, lanciando un messaggio positivo sulla reale possibilità di adottare metodi efficaci e di aiuto reciproco, per combattere la crisi. Ad esempio, nel periodo natalizio, i Carraturo hanno offerto un buono regalo per una monoporzione dei loro famosi struffoli, per l’acquisto di una box, contenente due libri ed una gouache, aiutando la libreria Langella di Port’Alba, colpita dalla crisi pandemica. Un vero successo di pubblico e di critica che non passo’ inosservato.
A proposito di struffoli…Per tutti gli appassionati delle famose palline al miele, potete ritrovare il video della ricetta Carraturo, sul famoso sito COOKIST, egregiamente presentata da Ulderico.
Recente, anche la sua partecipazione, in qualità di giudice di gara, alla prima edizione del contest “UN DOLCE PER SAN GIUSTINO”, il cui vincitore, lo ricordiamo, è il mio amico, maestro Massimo Maiorano della Forneria di Pianura.
Ecco, quello che io chiamo il “VIVERE UNA CITTÀ” non solo da imprenditore ma da vero cittadino. Certo, in molti pensano che, chi ha una posizione privilegiata, non si preoccupa dei problemi che lo circondano. Non è sempre vero.
Grande esempio di coraggio e di amore per la nostra città quello dei fratelli Carraturo, che mettono un punto d’ onore agli stereotipi infondati. Vivere Napoli non è facile e se tutti noi ci impegnassimo, a migliorare, con semplici gesta e piccole idee, il nostro quotidiano e quello del nostro vicino, la realtà sarebbe, visibilmente, più dolce e meno amara.
FB: I LOVE PORTA CAPUANA
#cuoredinapoli