La storia della famiglia Moutard  mi ha conquistata durante le scorse feste, facendomi scoprire una nuova passione gustosissima, così ho deciso di saperne di più.

Questa storia ci porta lontano, esattamente in Francia, nella zona di Buxeuil, un paesino di 150 abitanti della Regione dell’Aubee.

La Francia, richiama immediatamente alla mente per molti di noi, se non per tutti, lo Champagne, il Re delle feste. Oggi vi parlerò della famiglia Moutard: Champagne, Chablis, Bourgogne e Distilleria.

Una famiglia e tre passioni, frutto di un territorio. François, Agnés e Véronique Moutard ed i loro figli Thomas, Edouard, Alexandre, Benoît e Victor. 

Gli otto membri della famiglia occupano tutti i posti chiave all’interno dell’azienda, contenti di lavorare insieme, prendendo le decisioni collegiarmente intorno ad un tavolo.

“Contando molto sulla complementarietà ed il vantaggio di lavorare in famiglia, fidandosi della competenza di ciascuno nel proprio ambito”. François che ha il ruolo di capofamiglia afferma: “la fiducia è la base di tutto”.

Infatti se uno dei suoi figli vuole comprare delle attrezzature, sviluppare nuovi programmi o fare altri investimenti, tutti prendono parte al dibattito, avvallano la proposta e si uniscono al progetto.

Lavorare in famiglia fà sentire più liberi e creativi, però per François “Il vantaggio è che sono pronti a spingersi sempre oltre per difendere le proprie idee”.

Tutti i rappresentanti della quarta generazione che prenderà le redini della Maison, hanno vissuto esperienze all’estero (Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Nuova Zelanda, Tasmania). In questo modo hanno arricchito il loro bagaglio tecnico e la conoscenza dei mercati, portando conseguenze benefiche all’azienda.

Tra fratelli e cugini i compiti sono stati distribuiti in base alle competenze di ognuno, in modo tale che tutti i membri della famiglia guardino nella stessa direzione: creare vini rappresentativi del perfezionismo e far crescere l’amore per il mestiere.

Tra padre e figli, posseggono 22,5 ettari di vigneto con Denominazione Champagne, Rosé Des Rices, e un’attività di compravendita per 60 ettari, con contratto per acquistare uve nella Côte Des Bar.

I vigneti sono:

* Arbane,

*Petit Meslier,

*Pinot Blanc,

*Chardonnay,

*Pinot Noir,

*Pinot Meunier.

Bourgogne Moutard: Chablis en Bourgogne – 36 ettari di vigneto con denominazione Crèmant, Bourgogne,Tonnerre et Irancy, Èpineuil, Chablis.

In questa zona i vitigni sono:

*Chardonnay,

*Aligoté,

*Pinot Gris,

*Pinot Noir,

*César.

La distilleria Moutard 1892 ha 5 alambicchi a ripasso tradizionali in rame.

Distillazione di: *Marc Champenoise –

*Fine Champenoise o

*Acquaviti di frutta.

*Cereali.

Quali sono le origini della Maison?

Tutto inizia con Lucien e Josette Moutard, produttori di Champagne. Lucien Moutard proviene da una famiglia di Polisy, nella Regione della Côte des Bar.

È il padre Paul a insegnargli l’arte della coltura della terra locale, che a sua volta, la tramanda ai figli Agnés, Veronique e François.

Lucien, porta avanti il lavoro del padre, proseguendo a piantare vitigni ed aumentando la superficie coltivabile ed il numero di ceppi.

Tra il 1950 e il 1980 pianterà 10 ettari di vitigni perché “credeva fortemente nella regione Côte Des Bar, per questo aveva costituito una riserva di terra”, ha dichiarato François.

Nel 1952 Lucien Moutard inizia a produrre Champagne nella Côte Des Bar, nella regione dell’Aube, spinto da questa passione, che lo porta fino a fondare un sindacato per proteggere la denominazione: il “Syndicat Aubois de defense de l’Appellation de Champagne”.

Il rilievo della Regione porta a piantare i vitigni su pendii molto scoscesi. Il terreno è costituito da Marna, calcare e argilla, la natura del sottosuolo dona al vino della Côte Des Bar la riconoscibilità del terroir.

Per François Moutard è il padre che gli ha permesso di sviluppare il gusto per l’eccellenza. Lui ha insegnato loro i principi e le basi del mestiere, il suo era già un ottimo vino.

Nel 1952 Lucien Moutard pianta una particella di 10 are di vitigno Arbane. Quest’ultimo, coltivato nei pressi di Bar-Sur-Seine, è ormai scomparso dalla regione, ma François Moutard ci tiene a preservare questo vitigno raro tramandato dal padre. Così gli ha riservato una Cuvée speciale, prodotta a partire dalle Vigne del 1952: un vino raro, di cui vengono prodotte solo pochissime bottiglie.

“L’Arbane” è un’uva a maturazione tardiva, difficile da lavorare, ma dona finezza all’assemblaggio senza eguali.

Questo vino ci conquista grazie alle sue note di biancospino e garofano, a cui si uniscono note di mela Renetta, pesca delle vigne e mela cotogna. Lucien Moutard ha sempre lavorato in famiglia ed anche la moglie Josette lavorava con lui.

Nella famiglia Moutard non è ammesso specializzarsi in un ambito e dimenticare le altre fasi della produzione, tutti conoscono ogni fase, dalla vigna al cliente.

Oggi tutti guardano al futuro producendo vini che puntano all’eccellenza.

Nel 2004 la famiglia Moutard acquista un terreno in Borgogna, in zona Chablis e Gran Auxerrois, e la tenuta verrà ribattezzata Domaine Moutard -Diligent.

Nel 2015 la Distilleria ottiene la certificazione Bio Ecocert.

Nel 2016 lanciano una linea di 6 Crémant de Bourgogne. Gamma di Champagne e Bourgogne senza solfiti aggiunti.

Si può attribuire a François il termine “edonista” perché adepto dei piaceri, ma con la voglia di condividerli con più persone possibili. Lui incarna la figura del manager moderno: ha occhi ovunque, e quando deve prendere una decisione coinvolge tutti.

Ama incoraggiare e incitare il prossimo a dare il meglio di sé, ma non si deve tradire la sua fiducia, perché persona molto franca.

È tra i Dignitari della Confrérie du Saulte Bouchon Champenois, per l’esattezza “Bouchonnier”, con il compito di “giudicare l’apertura delle bottiglie presentate in Sacrificio”. Lui vede nella Confraternita il modo per fare esaltare le qualità dello Champagne”.

Per quanto attiene al terroir:

La Côte des Bar, è caratterizzata da clima oceanico/continentale e da un terreno arricchito da uno strato kimmeridgiano costituito da successione di marne e calcari marnosi dai 152 ai 157 milioni di anni d’età, famosi per essere ricchi di vertebrati marini fossili e ostriche fossili Exogyra Virgula. Caratteristica che offre vini più rotondità, carattere e complessità rispetto agli altri Champagne.

Il vitigno della famiglia Moutard in Champagne si estende per 23 ettari, suddivisi in questo modo:

× Pinot Nero 13,91ha

× Chardonnay 5,72 ha

× Petit Meslier 1,11ha

× Arbane Vieilles Vignes 0.10 ha

× Pinot Blanc 0.55 ha

× Pinot Meunier 0.57 ha

I vitigni Arbane, Pinot Blanc o Petit Meslier sono le peculiarità della famiglia Moutard: cultivar praticamente scomparse dalla Champagne. Loro tengono molto a preservare questi Vitigni tipici, cioè autoctoni, perché donano finezza all’assemblaggio; soprattutto l’ Arbane, per la delicatezza che dona alle bollicine.

L’attaccamento ad una viticoltura ragionata: produrre uva sana è imprescindibile per avere vini di qualità.

Il loro know-how si inserisce nella tradizione e rispetto dell’ecosistema per una viticoltura artigianale. Svolgono la pre-potatura primaverile, l’affinamento dei vini e champagne in botti di rovere della Borgogna ed il lungo riposo delle bottiglie, che si allunga anche fino a 15 anni.

Per lo Champagne, la terra viene lavorata ancora con la “raclote”, ossia la zappa, e si concima con letame, vinacce di champagne e raspi, dando vita all’ ammendamento, una tecnica ereditata dall’ antesignano della famiglia.

La maggior parte delle volte, il calendario dei lavori segue quello lunare, per adattarsi al ritmo biologico della vite.  Si procede con il diserbo meccanico (rivoltando la terra), con la defogliazione etc. senza lasciare nulla al caso. Lavorano per la non aggiunta di solfiti.

Il primo prodotto che ho scoperto ed imparato a conoscere della Maison e Famille Moutard, è uno dei loro Champagne, che vi racconto con la mia esperienza gustativa.

Lo ” Champagne Moutard Perè & Fils ” – Cuvée Des 6 Cépages ” Côte Des Bar.

Tirage du 29 Juillet 2011, De 13.623 bouteillas

Dégorgé le : 22/07/2020.

Champagne AOC Tipologia: Brut Nature

Costituito da questi vitigni:

Arbane 16,6% ; Chardonnay 16,6%; Petit Meslier 16,6%; Pinot Blanc 16,6% ; Pinot Meunier 16,6% ; Pinot Noir 16,6%.

Vitigno CRU. Svolge vinificazione con fermentazione alcolica in botti di Bourgogne di 2° e 3° passaggio e malolattica svolta in acciaio.

Esegue affinamento per più di 24 mesi sui lieviti.

Ha un dosaggio della liqueur di 3 g/ l con Alcol del 12% vol.

Anno: 2010

Veniamo alla degustazione vera e propria.

Alla vista, appare di colore Ambra con bollicine numerose ed un perlage fine.

All’Olfatto, risulta bello aromatico, con un frutto ricco e delle note cremose. Comunica un profilo aromatico complesso che va dalla brioche alla mela, alla panificazione, alla nota di pane tostato, lievito, burro e vaniglia.

Al sorso, si presenta con note di biscotti, agrumi. Si mostra con una certa potenza, bella rotondità con una prolungata lunghezza.

È possibile abbinarlo con : crostacei, granchi, aragosta, selvaggina, ostriche, tartufo, risotto e formaggi.

Note: Un vino nato da viti di età tra i 15 e i 30 anni, con potature la prima metà di marzo ed aratura invernale. Vendemmia con raccolta manuale e decantazione a freddo a 7° C.

Posso suggerire di andare a cercare questo champagne e di goderlo a pieno poiché vi sorprenderà e conquisterà.

Sono molto d’accordo con Véronique Moutard che si debba ricordare più spesso che nelle Maison di Champagne e vino, ci sono a gestirle anche molte donne in gamba, perché la qualità paga sempre ed il successo arriva.

Brunella La Salvia

Sono un Assistente Sociale professionale, ma anche un insegnate abilitata per la scuola Infanzia e Primaria. Poi un giorno a furia di uscire e bere e mangiare fuori con gli amici e disquisire sui piatti...

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