Dal 1875, Cioccolato Maglio rappresenta un’eccellenza italiana che unisce la ricchezza della tradizione artigianale alla spinta verso l’innovazione. Nato come locanda a Maglie in provincia di Lecce, questo brand si è evoluto nel tempo, diventando un simbolo di qualità e passione, con un’attenzione particolare alle materie prime pregiate e alla sostenibilità. Un viaggio tra storia, gusto e innovazione che continua a conquistare l’Italia e il mondo.
Abbiamo intervistato Vincenzo Maglio:
Ci può raccontare la storia di Cioccolato Maglio e come l’azienda è riuscita a mantenere viva la tradizione dal 1875 fino ad oggi?
La nostra azienda nasce come locanda con cambio di cavalli con Antonio Maglio nel 1875 a Maglie. Il figlio Giuseppe dà seguito all’attività paterna aprendo nel centro della città un caffè con annesso laboratorio di dolciumi. Ma è con Dante che, a inizio Novecento, il nome Maglio si lega a quello del cioccolato: il primo utilizzo è quello di ricopertura dei dolci di pasta di mandorle e della frutta candita; un’accortezza che consente alle specialità della casa, utilizzate nei ricevimenti, di conservarsi meglio e più a lungo. Il grande successo ottenuto da queste delicatezze ricoperte, spinge l’azienda ad arricchire la gamma di prodotti e a sperimentare nuove ricette. Questa scelta imprime ulteriore impulso ad una realtà aziendale già avviata, rendendo necessario dare riconoscibilità al brand: negli anni Sessanta, con Vincenzo, il calesse diventa il simbolo di Maglio. Tra gli anni Ottanta e Duemila, con l’apertura di tre punti vendita monomarca in Puglia, la commercializzazione dei prodotti in Italia e all’estero e l’evoluzione della produzione, sostenuta da investimenti in macchinari, nuove tecnologie e logistica, il laboratorio artigianale, grazie a mio padre Maurizio e a suo fratello Massimo, si trasforma in una solida e competitiva azienda, conosciuta e apprezzata dentro e fuori i confini nazionali. Oggi, io e i miei fratelli Matteo e Benedetta portiamo avanti il modus operandi di famiglia, che è quello di fare tesoro del passato senza mai smettere di guardare al presente e al futuro. Forse è proprio questo il segreto della nostra longevità: avere grande rispetto dell’eredità ricevuta e, nel contempo, accettare nuove sfide ed essere liberi di contribuire alla crescita e all’evoluzione del brand.
Come riuscite a bilanciare innovazione e tradizione nella produzione dei vostri prodotti?
Siamo molto legati al nostro passato: le ricette di famiglia sono un patrimonio preziosissimo che preserviamo. Alcuni dei nostri dolci più amati hanno una storia ultracentenaria e non sono mai passati di moda. Come ci ha insegnato chi ci ha preceduto, però, sarebbe miope fermarsi ai successi ottenuti: innovare è fondamentale, perché i consumi sono in costante cambiamento, così come le abitudini alimentari e le aspettative del pubblico al quale noi ci rivolgiamo. Quindi avviamo progetti di sostenibilità, implementiamo nuovi processi produttivi, investiamo in ricerca e lavoriamo sempre, come in passato, a soddisfare chi ci sceglie con un cioccolato buono e di alta qualità.
Qual è il segreto per scegliere le migliori materie prime e quanto è importante la loro provenienza per voi
La selezione delle materie prime è un passaggio fondamentale per garantire la salubrità, la qualità e l’unicità dei nostri prodotti. A partire dalle fave di cacao, che provengono solo da piantagioni che rispettano i nostri standard produttivi; per poter monitorare al meglio la filiera abbiamo anche attivato delle collaborazioni con piccole comunità di produttori in Venezuela e in Ecuador, per preservare e valorizzare le varietà dei Criolli più pregiati. Per quanto riguarda la frutta ricoperta di cioccolato, per la quale siamo leader di mercato, facciamo ricerca sul territorio italiano, in particolare nel Sud Italia. D’altronde noi siamo un’azienda salentina e ci teniamo che la nostra identità mediterranea sia veicolata anche attraverso i nostri prodotti.
Quali sono le peculiarità dei vostri processi di produzione che rendono il Cioccolato Maglio unico nel suo genere?
Se si entra nel nostro stabilimento di Maglie ci si rende immediatamente conto della doppia anima dell’azienda: se molti passaggi sono affidati a macchinari di ultima generazione, tanti altri dipendono ancora dal saper fare dei nostri operatori. L’artigianalità per noi è un valore dal preservare, perché molte nostre ricette richiedono competenza, manualità e cura; riassumendo potremmo dire che la nostra produzione trova la sua unicità nel lavoro appassionato di tutte le risorse impegnate quotidianamente in azienda.
L’attenzione alla sostenibilità è un tema sempre più centrale nel settore alimentare. Come si inserisce questa tematica nella filosofia aziendale di Cioccolato Maglio?
Siamo partiti dalla volontà di concentrarci principalmente sul più pregiato cacao aromatico in purezza, il Criollo. Un grande lavoro che ha richiesto una mappatura genetica delle piantagioni, con recupero di semi antichi e incroci con criollo moderno. In Venezuela e Ecuador abbiamo selezionato e valorizzato, insieme ad agronomi locali, piccole piantagioni di cacao Criollo da 50/60 ettari e, sulla base di un accordo di fiducia, abbiamo stabilito con le comunità attive in queste parcelle un protocollo di lavorazione tale da garantire alti standard qualitativi, un controllo dell’intera filiera e, nel contempo, un sostegno concreto agli agricoltori coinvolti, per promuoverne l’autonomia nei rapporti con i clienti e i mercati. Siamo andati in direzione contraria alla coltura intensiva e a tutto ciò che questa comporta.
Cioccolato Maglio è conosciuto anche all’estero. Quali sono i mercati internazionali di riferimento e come affrontate la sfida di far conoscere il vostro prodotto a un pubblico globale?
Il lavoro di espansione è iniziato da quindici anni e abbiamo subito incontrato un grande apprezzamento per i nostri prodotti storici, come la frutta candita e ricoperta. I principali mercati internazionali sono il Giappone e i paesi del sud-est asiatico come Hong Kong, Cina, Singapore. In Europa siamo ben presenti in Germania, Belgio e Paesi dell’Est Europa. Anche negli USA il nostro cioccolato di alta qualità made in Italy trova un buon riscontro. Le sfide internazionali sono molte e la competizione è altissima, tuttavia la nostra storia familiare, i nostri prodotti artigianali e l’eccellenza del cacao e delle materie prime che selezioniamo ci consentono di avere gli strumenti per crescere e poter affermare il brand Maglio in modo sempre più capillare. In questa direzione stiamo valutando anche l’apertura di alcuni punti vendita monomarca nel mondo.
Quali sono i progetti futuri per l’azienda? Possiamo aspettarci nuovi prodotti o iniziative particolari nel prossimo futuro?
Sicuramente nel futuro continueremo a riservare una particolare attenzione alla sostenibilità in termini sia di produzione del cacao nelle coltivazioni in Venezuela ed Ecuador che di progetti aziendali di salvaguardia dell’ambiente. Il nostro stabilimento si alimenta grazie all’energia generata dai pannelli solari e c’è molta attenzione al packaging sostenibile, intorno al quale stiamo sperimentando nuovi materiali a basso impatto ambientale. Per quanto riguarda le novità di prodotto aumenteremo la gamma di quelli a basso contenuto di zuccheri o senza zuccheri, senza lattosio e vegani, adatti a intolleranze e allergie. Parlando di futuro, mi trovo ad anticipare che nel 2025 celebreremo i 150 anni della storia della nostra azienda: un anniversario che sarà festeggiato con un ricco programma di eventi, degustazioni, visite in azienda e progetti dedicati.
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