Ciao Ciro, ci racconti come nasce la tua passione per la cucina?
La passione per la cucina penso di averla sempre avuta, infatti fin da piccolo mi appassionava scoprire e provare ricette come quasi fosse un gioco.
Questo gioco col passare degli anni è diventato sempre più parte di me fino al punto da tramutarlo in una professione…ma tuttora io in cucina mi diverto, mi diverto a scoprire nuovi ingredienti e nuove tecniche di cottura continuando a studiare come se fosse il primo giorno.
Nonostante l’età di esperienze ne ho fatte, ho girato un po’ l’Italia.
Ho iniziato a 15 anni all’ Antica Osteria Nonna Rosa di Peppe Guida, quella è stata la prima esperienza a livello professionale dove ho imparato a dare valore alle materie prime di qualità.
Una delle esperienze a cui tengo particolarmente è stata quella in Toscana, qui mi sono formato sia a livello lavorativo sia a livello personale, in quanto partii a 19 anni e andai a vivere da solo. Sono stato lì per 4 anni, poi mi resi conto che non potevo apprendere più nulla di nuovo in quell’ambiente lavorativo e presi una decisione molto importante, rifiutai un contratto a tempo indeterminato per fare ritorno a Vico Equense e iniziare a lavorare a Positano.
Sì, in questo momento mi trovo alla gestione della cucina del Ritrovo, qui propongo dei piatti che si basano sulle nostre origini e tradizioni ma che vanno incontro anche alla modernità di oggi.
Abbiamo proposte di comfort food in chiave moderna e alcuni piatti storici del ristorante, inoltre ho introdotto un menù giornaliero (che cambia in base ai prodotti che troviamo al mercato) con piatti miei personali con uno stile gourmet.
Bella domanda! Qui penso che mi dilungherò.
La mia filosofia di cucina si basa sui fondamenti della cucina, ovvero le materie prime, prodotti semplici, quelli del nostro territorio.
Faccio questo lavoro per passione e continuo a divertirmi nel creare ogni singolo piatto mettendoci sempre amore in ogni cosa.
La mia cucina tende verso il moderno, dove il gusto e l’aspetto visivo sono al centro del mio mondo culinario, però, senza dimenticare le origini e con la ricerca continua di nuove tecniche e metodi di lavorazione sempre più innovativi, che hanno un solo obbiettivo, quello di esaltare le qualità e gusto di ogni singolo ingrediente.
Spesso, invece, si cerca di modificare fin troppo la consistenza o forma di un alimento e si dimentica dei sapori di esso rischiando di perderli.
Inoltre, spesso si dimentica un altro aspetto fondamentale della cucina/ristorazione, cioè quello di andare incontro alle aspettative del cliente…bisogna trovare il giusto compromesso tra ciò che piace a noi chef e quello che realmente può piacere al cliente finale…alla fin fine cuciniamo per loro.
Quindi la mia filosofia di cucina è amore, passione, rispetto per i nostri prodotti e rispetto per il cliente finale.
La mia attività di chef a domicilio è semplice…si concorda un menù insieme al cliente, questo può avvenire o tramite contatti personali o tramite un sito specifico.
Una volta concordato il tutto, circa un paio d’ore prima della cena, vado a casa del cliente per completare le preparazioni finali. I clienti ricevono un vero e proprio servizio di ristorazione in casa propria e dopo la cena troveranno la cucina così come l’avevano lasciata. E’ un tipo di esperienza diversa dal solito, sia per il cliente che per me…vedere uno chef all’opera in casa propria è un qualcosa di diverso dalla classica serata al ristorante.
È particolarmente indicato per le coppie o piccoli gruppi…ovviamente in questo periodo di covid-19 ho interrotto questa attività, spero di riprenderla presto in quanto è molto stimolante.
E fai anche dei corsi di cucina, chi sono i tuoi principali clienti?
Sì, faccio corsi di cucina direttamente al ristorante “Il Ritrovo”, i nostri principali clienti sono turisti che vogliono scoprire le nostre tradizioni e i nostri prodotti. Vogliono imparare come si fa la pasta fresca e come stenderla, insomma tante cose che per noi sembrano banali ma loro non hanno mai visto fare dal vivo.
Voglio essere sincero, non sarà un tipo di attività che porterò avanti.
Sei giovanissimo, cosa ti auguri per il futuro?
Sì sono giovane, ma con idee e concetti di ristorazione ben precisi, ho ancora tanta voglia di imparare e crescere lavorativamente, il mio augurio è quello di aprirmi una mia attività nella quale posso esprimermi al 100%, cosa che avverrà molto presto.