Si è tenuta l’11 novembre la prima serata del ciclo “Colpo di Scena” di Teatro del Gusto da Staj il locale fusion al Vomero ed ha visto come protagonista il produttore di Paternopoli Luigi Tecce
La serata si è svolta con il racconto della vita dell’istrionico viticoltore, padre del leggendario Poliphemo, moderata dai sapienti interventi di Alessandro Marra, giornalista e curatore della guida Slow Wine.
Le date più significative nella vita di Tecce e 5 calici in assaggio con gli abbinamenti insoliti dello chef residente Lucio Paciello sono stati il filo conduttore della serata.
Le citazioni letterarie e il racconto delle radici familiari e territoriali di Luigi Tecce hanno accompagnato il giro dell’Italia vitivinicola proposta nei sorsi:
- Calipso 2022, Luigi Tecce, Campania, rosato di Aglianico; Fermentazione spontanea e macerazione breve sulle bucce in contenitori di acciaio inox. Ha accompagnato un crostone di pane con caponata di zucca olive e porri, nocciole e glassa al miso. Il vino Calipso ammaliante e seduttivo come la ninfa nasconde un tradimento, l’alcol celato da un importante spalla acida attrae e trattiene. Alla vista cerasuolo brillante e al naso gli sbuffi minerali convicono che si è di fronte ad un aglianico insolito.
- La Farfalla 2022, Marta Valpiani, Emilia-Romagna, Sangiovese. Le uve dopo essere state diraspate, macerano per 25/30 giorni circa, fermentazione spontaneamente in piccoli tini senza l’uso del controllo delle temperature. Il vino ottenuto è solo da mosto fiore, che affina poi in cemento fino a marzo o giugno dell’anno successivo. Servito con Yakitori di pollo e sesamo. Il percorso avventuroso di Tecce ci porta verso le interpretazioni di eleganza dei vini rossi italiani e di come il sangiovese in Emilia Romagna ne sia un emblema. La strada è quella dei grandi vigneti d’Italia!
- Gattinara ‘Pietro’ Paride Laretti 2019, Piemonte, Nebbiolo. Vinificazione in acciaio con delestage e follatura manuale. Malolattica svolta naturalmente in acciaio. Ancora una volta declinazione di raffinatezza.
- 10 Vino 2021, Luigi Tecce, Campania, Aglianico. Anteprima di una delle bottiglie più complesse del produttore, frutto di una profonda ricerca introspettiva dove il vino “naturale” si trasforma in un vino espressione di cultura e affrancamento dai luoghi comuni, 1250 bottiglie non ancora in commercio. Ha accompagnato una focaccia con pulled pork alla genovese friarielli e katsuobushi.
- Poliphemo 2019, Luigi Tecce, Campania, Taurasi Riserva, Aglianico. Fermentazione spontanea e macerazione per 40 giorni in tini di castagno e botti di rovere aperte. Affinamento per 12 mesi in tonneau, per 24 mesi in botti di rovere e per i 12 mesi successivi all’assemblaggio in bottiglia. Proveniente dal nucleo storico dei vigneti un vino materico che esprime tutta la sua autenticità al sorso. Hanno accompagnato morbide e calde croquetas cacio pepe e miele.
Ha esordito con il botto il primo format delle attività annuali di Teatro del Gusto, attendiamo con curiosità il prossimo incontro il 09 Dicembre.