Il 22, 23 e 24 febbraio vieni anche tu a Guardia Sanframondi (BN) a proporre le tue idee tecnologiche per il mondo rurale al Country Hackfest, un hackathon integralmente dedicato all’innovazione nella ruralità.
L’evento è organizzato dal Comune Guardia Sanframondi (BN) con la collaborazione Scientifica del Dipartimento di Ingegneria dell’Università del Sannio e in collaborazione con la Fondazione Ampioraggio di Salerno.
Trentasei ore NO STOP, in cui developers, hackers, makers, designers, agronomi, enologi, ingegneri, comunicatori ed esperti del territorio daranno vita ai loro progetti per innovare la ruralità. Per l’iscrizione al CountryHackFest (scadenza 20 febbraio)
Abbiamo intervistato Giuseppe De Nicola , Fondatore Ampioraggio
Qual’è la storia del CountryhackFest?
Il CountryhackFest è un hackathon rurale voluto dal comune di Guardia Sanframondi e progettato dall’Università del Sannio (in particolare dal dipartimento diretto da prof. Gerardo Canfora e coadiuvato da Aaron Visaggio e Annachiara Palmieri) i quali nel 2017 hanno chiesto la collaborazione di Ampioraggio per gli aspetti operativi e organizzativi, in particolare per applicare il metodo dello Slow Dating for Innovation sperimentato dalla Fondazione per far matchare la domanda di innovazione con l’offerta in modo più efficace.
L’esperienza positiva del 2017 ha fatto anche da stimolo alla nascita del progetto SannioFalanghina, l’iniziativa che ha ottenuto il riconoscimento da Bruxelles di Città Europea del Vino 2019.
Dal 22 al 24 febbraio terremo la II edizione del CountryhackFest dopo aver concordato con gli stakeholders territoriali i temi su cui stimolare le idee degli hackers coinvolti, ed in particolare Agricoltura 4.0, tutela e valorizzazione del territorio, innovazione nei processi produttivi del vino (ricordo che la valle telesina produce il 40% del vino campano)
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Quando e perché avete deciso di innovare il mondo degli eventi food?
Ampioraggio è una progetto di ecosistema nazionale, nel quale convivono imprese, innovatori, investitori e centri di ricerca, ci interessa stimolare investimenti innovativi a 360° e quindi nel settore del Food, che rappresenta un ambito strategico per il sistema paese. Il tema del CountryhackFestè legato alle vocazioni enologiche e agricole della Valle Telesina, così come abbiamo patrocinato altri HAckathon di settore in altre regioni. Ma il tema di nostro interesse generale è quello di usare questi eventi per facilitare la relazione tra mercato (pubblico e privato) e offerta di innovazione.
Qual è il format dell’evento?
Il CountryhackFest segue la logica organizzativa degli hachathon, con il lancio di alcune challenge e il relativo sviluppo di soluzioni nell’arco delle 36 ore disponibili, quindi la presentazione dei risultati ad una giuria e l’assegnazione dei premi. La caratteristica differenziale è connessa alla generazione di una committenza dedicata, cioè alla precedente verifica (fatta da Ampioraggio) degli interessi degli operatori socio-economici del territorio e al successivo matching tra gli stessi e i team candidati allo sviluppo. Come Fondazione Ampioraggio ci preoccuperemo di gestire e valorizzare il follow up dell’evento, stimolando la collaborazione tra aziende e team di sviluppo, in termini di applicazione operativa delle soluzioni realizzate.
Ampioraggio ha l’obiettivo di stimolare investimenti, riducendo le distanze tra domanda e offerta, come facilitatore di innovazione, evitando di parlarne solamente e favorendo la creazione di valore. Il mercato è quello nazionale, aziende e pubblica amministrazione. Il business model è legato ad approcci success fee legati alle ricadute generate a favore dei partecipanti alla Fondazione
Come è stata accolta la fondazione dagli innovatori?
Ampioraggio nasce come spin off da un’esperienza decennale di promozione dell’innovazione nel 2016. In 3 anni il modello di ecosistema ha avuto decine di momenti di verifica che hanno portato a presentarlo ad oltre 2.000 attori del settore, in tutta Italia. Lo scorso 7 e 8 febbraio a Salerno abbiamo lanciato il progetto operativo per il riconoscimento giuridico della Fondazione, ci aspettavamo 150 presenze nelle 2 giornate, ne abbiamo calcolate circa 400 e oltre 1600 hanno seguito il Facebook live, confermandoci con le adesioni (ad oggi già 50, ma ora puntiamo a 150) l’interesse a far parte del nostro ecosistema.
Quali sono i numeri?
In 3 anni abbiamo ideato 1 modello di networking attraverso il progetto JazzInn, che ha trasformato il festival jazz di Pietrelcina in un contesto di innovazione e di sviluppo territoriale, portando oltre 400 persone da tutta Italia in 2 edizioni a passare 3 giornate di incontri e musica nel paese natale di Padre Pio.
Quest’anno replicheremo a luglio per la 3° volta l’iniziativa che il mese prima sarà realizzata anche a Laigueglia (borgo della Riviera di Ponente) unendo idealmente Nord e Sud Italia con il jazz e l’innovazione.
Oltre questo, abbiamo sottoscritto diversi protocolli d’intesa, organizzato e/o patrocinato 40 iniziative e convegni, coinvolto oltre 2000 attori del settore e stimolato circa 5.000.000,00 di euro di investimenti