Un gruppo di aziende operanti nel settore del food (Pastificio De Sortis, Pastificio Antonio Amato , La Doria Spa che ha donato succhi di frutta e Antonio Petti Spa che ha donato conserve di pomodoro) ha raccolto l’appello lanciato dalla Con-Tra SPA per aiutare l’associazione di volontariato Figli in Famiglia che opera nel quartiere disagiato di San Giovanni a Teduccio di Napoli.
Ermanno Giamberini, CEO Con-Tra Spa – La nostra azienda ha sempre fatto dell’attenzione al territorio uno dei suoi obiettivi principali cercando in ogni occasione di “restituire” parte del valore creato. Ciò diventa ancora più decisivo in momenti di forte crisi quali quello che stiamo vivendo. Per questo, quando abbiamo ricevuto l’appello della nostra amica Carmela Manco , responsabile del centro “Figli in Famiglia”, che ci rappresentava le difficoltà delle famiglie che gravitano attorno al centro stesso di acquistare beni di prima necessità per mancanza di risorse, ci siamo messi al lavoro per veicolare la sua richiesta di aiuto tra clienti ed amici. Le aziende contattate hanno immediatamente colto la difficoltà di Carmela risposto mettendo a disposizione i loro prodotti che abbiamo provveduto a ritirare e consegnare al centro.
Un grazie perciò ai pastifici De Sortis e Di Martino, ed alle aziende conserviere La Doria e Petti che ci hanno consentito di consegnare 620 kg di pasta e 250 cartoni di succhi di frutta e conserve di pomodoro. Un grazie va al nostro responsabile commerciale Francesco Pivetta che ha coordinato e realizzato in tempi rapidissimi l’intera operazione logistica.
Supereremo questa pandemia solo sostenendoci e prendendoci cura l’uno dell’altro, questo è il senso dell’impegno verso le nostre comunità.
- Familiare: si tratta di famiglie multiproblematiche con forti carenze per quel che riguarda il ruolo genitoriale ed educativo e con problemi psicologici, economici, lavorativi, culturali;
- Ludico-aggregativa: mancano sufficienti spazi aggregativi alternativi alla strada dove per i ragazzi sia possibile incontrarsi e sperimentare forme d’aggregazione e di gioco che offrano valori alternativi a quelli della violenza e della camorra;
- Scolastico formativo: minori, adolescenti e giovani, qui, sono ad alto rischio d’insuccesso, dispersione, abbandono scolastico.
Partendo da una concezione dell’educazione quale servizio reso alla collettività che partecipa della complessiva realtà socio-economica, culturale e valoriale del territorio cui appartiene, si evidenzia, oggi, sempre più la presenza nei minori e nei giovani di problematiche di disagio a livello comportamentale, emotivo e cognitivo. Esse si riflettono sia in difficoltà di apprendimento che di relazione con il contesto sociale e, in molti casi, nei rapporti di collaborazione fattiva tra scuola, famiglia, ed altre agenzie educative, sfociando spesso in fenomeni estremi come quello delle baby gang ampiamente diffuso e strettamente collegato alla grave crisi educativa ed economica che caratterizza il nostro tempo.