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Food Accelerator nasce dalla collaborazione di H-FARMCisco, rappresenta un un nuovo modello di Programma di Accelerazione che si caratterizza per il coinvolgimento di 5 aziende leader di settore nel supportare le startup durante il percorso di accelerazione.

Inoltre H-FARM e Cisco lanciano una Call for Ideas dedicata al Food, principalmente rivolta verso gli investimenti di e-Commerce & delivery, sostenibilità, supply chain e logistica, tracciabilità, nutrizione e biologico, soluzioni di agricoltura di precisione. . L’obiettivo è quello di accompagnare le startup selezionate ad avere un percorso di crescita in modo tale da generare innovazione nei processi di produzione, distribuzione e comunicazione delle imprese. Per le startup che fossero interessate potranno candidarsi fino al 15 luglio.

Tra tutte le startup che si candideranno al Food Accelerator, si prevede che solo le 5 più attraenti avranno la possibilità di prendere parte al programma di 4 mesi. Ad ogni team saranno dedicati servizi di tutoring e mentoring volti allo sviluppo e alla crescita del proprio progetto, vitto e alloggio, inoltre è previsto un primo finanziamento di 20 mila euro.

“Il programma enfatizzerà la collaborazione tra startup e aziende partner selezionate, che offriranno sessioni di mentorship e advisory nel corso dei 4 mesi, valutando anche opportunità di sinergie commerciali e di investimento – ha sottolineato Timothy O’Connell, Accelerator Director di H-FARM – guarderemo oltre il tradizionale percorso di crescita tramite finanziamenti di Venture Capital, supporteremo fin da subito la crescita delle startup grazie all’expertise e al network dei nostri Industry Partner, leader mondiali nel settore food”.

Il settore FoodTech è uno dei settori che presenta tassi di crescita molto marcati a a livello globale con un livello di investimento che è pari a circa 6,8 miliardi di dollari. Rapporto di Rosenheim Advisor evidenzia che i maggiori paesi ad effettuare investimenti in tale settore sono stati: USA, Cina, Germania, India e UK, ma anche nel resto d’Europa il livello di investimenti risulta cresciuto e si attesta a poco più di 1 miliardo di dollari. Anche l’Italia presenta un trend positivo con opportunità sempre crescenti.

Luigi Cristiani

Laureato in Economia, ha poi conseguito un MBA presso lo Stoà. Lavora in Enel Green Power dove si occupa di pianificazione e controllo . Dal 2010 scrive su diversi blog di economia e finanza (Il Denaro,...

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