Ormai ci siamo, le belle giornate la fanno da padrone, il sole scalda l’aria ed il nostro umore migliora. Sono i sintomi dell’estate che è ormai alle porte. Sono in tantissimi ad indossare scarpette e pantaloncini e cercare di togliere un pò di “pancetta” invernale oppure tonificare i muscoli in vista della bella stagione.
Mi sono chiesto, allora, quali sono i cibi giusti da mangiare per ricominciare l’attività fisica senza dover per forza stare dietro a diete, spesso sbagliate?
L’ho chiesto a Mario De Maio podista, proprietario di un noto negozio di abbigliamento sportivo a Napoli (Dm Sport) dove per tutti i runner e gli sportivi in generale è tappa obbligata.
Passare da “Mario” significa incontrare un’atleta, un preparatore fisico ma soprattutto una sorta di “manuale” della giusta alimentazione per sportivi.
Mario, l’importanza dello sport nella vita di ogni persona.
E’ molteplice. Dobbiamo fare una distinzione tra benessere salutare, psicologico e morale.
Fare sport non è semplicemente praticare la corsettina o la partitina di calcio tra amici. Mi spiego meglio. Vanno bene per carità, ma la parola sport significa lealtà, sacrificio, impegno, vuol dire mettere in conto un infortunio che non ti permette di usufruire di tutto quello che hai fatto, ma il giorno dopo ricominci per raggiungere il tuo obiettivo.
Lo sport è una disciplina fisica ma soprattutto mentale, è vita. Si cade e ci si rialza più forte di prima.
I consigli per una sana alimentazione anche per chi comincia da poco.
Allora per chi inizia un’attività senza mai averla fatta oppure dopo un lungo inverno, bisogna rimettersi in forma e per farlo serve cautela, prudenza e moderazione. Ti faccio un esempio: non possiamo prendere un auto ferma da tanto tempo, accenderla ed iniziare a correrci perché si distruggerebbe il motore oppure alcuni organi meccanici. Ecco, il corpo umano funziona allo stesso modo, quindi le cose vanno fatte con calma e in maniera graduale.
In tutto questo la giusta alimentazione è alla base di tutto; siamo quello che mettiamo nel nostro corpo. A parte alle quantità dobbiamo pensare alla qualità del cibo. Quindi nessuna dieta, piuttosto mangiare in maniera adeguata senza cibi sofisticati seguendo quelle che sono le regole per una corretta alimentazione: una abbondante colazione cercando di evitare prodotti da bar, utilizzando alcune percentuali come il 50-60% di carboidrati, il resto da dividere tra grassi e proteine.
Frutta secca, noci e mandorle non dovrebbero mancare mai e frutta fresca di stagione. Fare attenzione a quei cibi dannosi per il nostro organismo, sicuramente le fritture non vanno bene ma questo non vuol dire non mangiarle mai. Così come è piacevole bere un buon bicchiere di vino ma se parliamo di alcolici e super alcolici sono assolutamente da evitare.
Il cibo per gli sportivi è cambiato molto. Secondo te è meglio la tradizione o l’innovazione?
Penso che i cibi tradizionali hanno perso al loro naturalezza perché hanno avuto un’evoluzione. Certo esistono i prodotti bio che in parte sembrano riportarci alla tradizione, in generale i prodotti di un tempo sono difficili da reperire e un consiglio che posso darvi quando acquistate un cibo è di leggere bene le etichette.
Personalmente, io, sono per il naturale. Se mangiamo in maniera completa riusciamo a dare tutte le sostanze nutrienti al nostro organismo. Integratori, barrette, aminoacidi e altri prodotti, diciamo innovativi, vanno presi con cautela perché comunque sono prodotti assemblati. Vi faccio un esempio: una cosa è il dolce fatto in casa della nonna, altro sono quelli che troviamo nei bar dove non si conosce neanche dove viene fatto. Quindi una cosa è l’alimentazione sporadica con la barretta, ma per il restante utilizzate il cibo tradizionale.
Esiste molta differenza tra l’alimentazione dello sportivo della “domenica” ed il professionista?
La differenza è basilare. Il primo dovrebbe cercare di mangiare anche quando fa attività allo stesso modo. Nel senso che se mi alleno solo la domenica e percorro 10Km, faccio un’ottima base di allenamento con un consumo di circa 700-800 calorie. Abbiamo dato una bella scossa al metabolismo, il problema è che queste persone tendono poi ad ingrassare piuttosto che perdere peso perché invece di continuare a limitare il loro fabbisogno calorico tendono a mangiare ancora di più rispetto al normale.
I professionisti, top runner, consumano una quantità di calorie paurosa. Un maratoneta di 60 kg consuma 1500 calorie devono, quindi, per forza alimentarsi in maniera diversa rispetto ad una persona comune. Provate a vedere uno sportivo che smette di allenarsi, lo troverete dopo poco aumentato di 10-15 kg.
Ridurre, non mi piace dire eliminare, le farine (pasta e pane), gli zuccheri quindi attenzione a bevande dolci ed hai caffè, infine facciamo attenzione e moderiamo latticini e insaccati.
Da utilizzare invece la frutta secca, lo zenzero ed il tè verde. Alimentiamoci almeno cinque volte al giorno in modo da non sentire il senso di “fame” evitiamo bevande gassate e beviamo tanto.
Altra cosa importante è non stressare il nostro organismo. Cioè non priviamoci di tutto, piuttosto riduciamo le razioni per evitare un nostro stress che si ripercuote soprattutto sul nostro aspetto mentale. Altrimenti capita che poi dopo due mesi si riprende a mangiare peggio di prima rimettendo tutti i chili eliminati con tanti sacrifici.
Il mio grazie va a Mario De Maio che ha fondato la sua vita sui valori che lo sport sa regalarci, un monito per i giovani e un grande consigliere per i tanti sportivi napoletani.