Il Taurasi festeggia i 30 anni dal suo riconoscimento, come simbolo del buon vino
La Storia
L’Aglianico è un vitigno autoctono diffuso in tutto il Meridione Italiano dove si esprime con grande tipicità. Al vino Aglianico di Taurasi, è stata attribuita, per primo, la denominazione di origine controllata e garantita (Docg).
La sua lunga storia parte nel 1970, quando viene approvata la denominazione di origine controllata, che poi diviene DOCG l’11 marzo del 1993, con un provvedimento che poi approda in Gazzetta Ufficiale quindici giorni dopo. E’ un vino di origine antichissime, che si vuole importato in Italia da coloni greci tra il VII e VI secolo. Oggi si produce in una zona che riunisce una ventina di comuni e che abbraccia una serie di rilievi collinari o pedemontani, compresi tra i 400 ed i 700 metri sul livello del mare, ai bordi del Calore. E’ considerato uno dei più rinomati vini rossi italiani, che riesce a invecchiare bene anche per molti anni, di colore rosso rubino, tendente quindi al granato con l’invecchiamento.
La celebrazione
Mario Grasso, direttore di CIA Campania dichiara «il Taurasi sia di esempio nella regione e nel mezzogiorno, da questa denominazione nasce un modello di sviluppo che potrebbe a giusta ragione considerarsi un esempio per la nostra regione.»
Per celebrare i 30 anni del vino più rinomato del sud Italia e nel mondo, il comune ha ideato un’etichetta celebrativa.
In un anno cosi importante per il comparto una minaccia incombe. Le devastanti piogge di maggio hanno contribuito allo sviluppo del fungo della peronospora, che ha distrutto i vigneti. Sebbene la produzione sia calata, i viticoltori sono fiduciosi della qualità del loro vino e sperano sia accolta la calamita naturale per far fronte all’attuale emergenza. Il presidente degli Agronomi irpini Francesco Castelluccio afferma: “Occorre avviare le procedure per lo stato di calamità del comparto e attivare il Fondo di solidarietà per oneri fiscali e contributivi”.
Non è soltanto il comparto irpino a soffrire, ma l’intera filiera vitivinicola. Le aziende sono in grave crisi e si pronostica una vendemmia magra che rischia di mettere in ginocchio molte aziende.