La pizza ha origini antichissime, esisteva già a partire dagli Etruschi, Greci e Romani, allora era una focaccia schiacciata, condita per la maggior parte con: formaggio, strutto e basilico; veniva distribuita dai venditori di strada fuori dai forni.
Con il passare degli anni, il pizzaiolo, figura addetta alla preparazione e alla cottura delle pizze, ha dato sfogo alla sua creatività, realizzando pizze di svariati gusti, come: la capricciosa, la quattro formaggi, la diavola, la pizza fritta, la mimosa, e molte altre.
Oggi sempre più persone amano gustare la pizza seduti ad un tavolo, aspettando anche ore di fila, a volte interminabili, prima di essere serviti.
Tutti sappiamo gustare una buona pizza, ma vi siete mai chiesti qual è il modo giusto per mangiarla?
Quando si mangia la pizza, e contemporaneamente si conversa, è importante fare piccoli bocconi, per favorire il dialogo ed evitare pause di silenzio prolungato.
In occasioni più informali, la situazione cambia leggermente. E’ consentito mangiare con le mani, ma quando si sceglie un tipo di pizza pieno di condimento, per evitare di sporcarsi, è consigliabile mangiare la parte centrale con le posate, e gustare invece, la crosta con le mani.
A parte il galateo della pizza, esiste anche una tradizione antichissima, la “pizza a portafoglio”, nata nel 1738 a Port’Alba, considerata la versione napoletana del cibo da strada.
La pizza a portafoglio è: semplice, economica, salutare e veloce da mangiare. Viene piegata in maniera compatta, assumendo proprio la forma di un portafoglio.
Il costo di una pizza a portafoglio è molto economico, oscilla fra 1€ e 2€, un prezzo davvero basso, soprattutto se paragonato ai cibi dei fast-food.
Forse potrà capitarci di macchiarci con il pomodoro, di sbrodolarci con l’olio, ma nel peggiore dei casi potremo dire di esserci letteralmente tuffati nella pizza.
Una macchia di pomodoro paragonata alla goduria di una pizza, non ha prezzo!