IL MONDO AVICOLO ITALIANO A CONFRONTO NELLA TERRA DA UN MILIONE DI UOVA AL GIORNO. A MODICA L’IMPORTANTE APPUNTAMENTO CHE HA ANALIZZATO L’AVICOLTURA MODICANA QUALE ECCELLENZA DEL SUD ITALIA. 

 

Il mondo avicolo a confronto nella terra da un milione di uova al giorno: un’analisi del settore, in Sicilia e non solo. Al Castello dei Conti a Modica, città in provincia di Ragusa cuore della produzione regionale di uova e ovoprodotti, la due giorni “Meglio un uovo oggi” per fare il punto della situazione sulla avicoltura modicana, eccellenza del Sud Italia. Un appuntamento promosso da Avimed, una delle aziende più importanti del Distretto Avicolo Siciliano, in collaborazione con il Consorzio Avicolo Ibleo.

Tracciabilità, sicurezza alimentare, etichettatura: scegliere uova locali significa fare un acquisto consapevole da parte di un consumatore sempre più attento ed esigente. Significa vagliare tutta una serie di aspetti che assicurano welfare animale e salubrità dei prodotti. Non a caso l’appuntamento ha trovato sede nella terra che si distingue per la produzione di uova di qualità, con un volume di circa un milione di uova da galline ovaiole che ogni giorno sono prodotte e distribuite fresche nella piccola e grande distribuzione del Meridione. 

Numeri che rendono il settore avicolo non solo la vocazione principale dell’economia del comprensorio di Modica, ma anche copertura di una quota importante per l’intero fabbisogno nazionale. Dopo i saluti d’apertura di Salvatore Giannone, responsabile ufficio qualità di Avimed, la parola ai relatori nazionali ospiti che hanno fornito un’attenta analisi del comparto. Sicurezza innanzitutto: l’ordinanza del 26 agosto 2005 in materia di malattie infettive e diffusive dei volatili da cortile, e le successive modifiche, e in particolare la gestione delle misure di biosicurezza per la prevenzione delle stesse, è stato il tema affrontato suggerito da Olivia Bessi, dirigente professionalità sanitarie del Ministero della Salute, collegata brevemente via Skype. 

E’ infatti fondamentale ridurre il rischio nella sanità animale attraverso una serie di misure da adottare a tutti i livelli, dall’azienda alle movimentazioni, dagli allevatori al trasporto, alle fiere e mercati, così come specificato dalla Commissione Europea nell’ambito della New Animal Health Strategy 2007-2013 e successive ratifiche. 

Un argomento che vede il nostro Paese impegnato in prima linea, da un lato con il rispetto di questi principi, dall’altro con la richiesta di un adeguato livello di flessibilità per l’applicazione di misure sostenibili in funzione della tipologia aziendale. Dall’Italia all’Europa, con l’analisi del mercato europeo delle uova da parte di Stefano Gagliardi, direttore generale Assoavi, la più significativa realtà italiana di settore con circa 400 associati, che si è anche soffermato sulla comparazione dei costi sostenuti dai produttori europei rispetto ai concorrenti dei Paesi Terzi.

Attenzione ovviamente soprattutto alla realtà locale, esaminata dai relatori Bruno Turlà, storico medico veterinario, e Franco Savarino, presidente del Coavi, il Consorzio Avicolo Ibleo e rappresentante zonale Coldiretti. Quella dell’avicoltura modicana, ha evidenziato Bruno Turlà, è infatti una lunga storia di eccellenza, avviata decenni fa, che oggi si attesta come motore propulsore dell’avicoltura siciliana e punto di riferimento per l’intera produzione nazionale. Una realtà unica che dal 2010 viene promossa dal Consorzio Avicolo Ibleo. Fare sistema è la ricetta vincente in un contesto che resta competitivo e dalle rigide regole, come ha specificato Franco Savarino, solo attraverso il coinvolgimento di diversi soggetti, pubblici e privati, è quindi possibile trovare soluzioni utili per fare accrescere lo sviluppo dei diversi comparti produttivi della filiera agroalimentare avicola e per risollevare l’economia del territorio. Risorsa utile in tal senso è l’avvio dei “Distretti del cibo” a cui possono aderire diversi soggetti tra imprenditori agricoli, enti locali, associazione di categoria, imprese di ricettività turistica e impegnate nella promozione del territorio, per favorire l’integrazione tra le diverse attività agricole e valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità.

Non poteva mancare infine un’analisi del prodotto uovo in quanto alimento centrale nella dieta alimentare, emersa dalla relazione di Giuseppe Grosso, docente di nutrizione umana del Dipartimento di Scienze Biomediche e Biotecnologiche dell’Università degli Studi di Catania. Sfatati alcuni falsi miti legati al consumo delle uova in quanto non ci sono evidenze scientifiche convincenti che associno il loro consumo a effetti negativi sulla salute umana, al contrario le uova contengono nutrienti utili per l’organismo, sin dai primi mesi di vita.

La celebrazione dell’eccellenza avicola modicana si è conclusa questa domenica con un singolare processo teatrale per capire se è nato prima l’uovo o la gallina. Attori (i duo I Reni e Riccardo Tona) e due veri avvocati (Carmelo Spadaro e Carmelo Vicari) si sono cimentati nel dibattimento che ha poi portato a stabilire la verità processuale, ovvero è nato prima l’uovo. In conclusione il saluto di tutti i soci Avimed, con in testa il presidente Raffaele Giannone, e la presentazione del nuovo logo che rilancia la brand identity di una delle aziende storiche del polo avicolo modicano raccontata anche dal video realizzato dalla regista Alessia Scarso.

 

Redazione Foodmakers

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