Un’isola, quasi sei milioni di persone e nessuna fonte di cibo locale significativa: questo è il dilemma di Singapore. Riuscire a nutrire la nazione sta diventando una preoccupazione crescente, in particolare in un mondo dominato dall’insicurezza alimentare, dalla crescita della popolazione e dai cambiamenti climatici.

Attualmente, Singapore importa il 90% del fabbisogno alimentare, il che significa che produce solo il 10% delle sue forniture di cibo locali – tutt’altro che abbastanza per raggiungere la sicurezza alimentare. Perciò, entro il 2030, mira a produrre almeno il 30% del proprio fabbisogno alimentare. Ma triplicare la produzione di cibo in una giungla di cemento non è facile, quindi come farà esattamente il paese, dato lo spazio limitato?

Cosi nell’ambito dell’obiettivo alimentare “30 x 30” di Singapore, ovvero l’obiettivo del governo di far sì che i prodotti locali coprano il 30% del fabbisogno alimentare nazionale entro il 2030, il 19 novembre 2023 è stato lanciato nel quartiere di Tampines IL PRIMO ALLEVAMENTO ITTICO URBANO DI SINGAPORE IN CONTAINER.  Il piano di Singapore per aumentare la produzione alimentare locale prevede la costruzione di allevamenti in verticale e pesce creato in laboratorio. Una società, l’Apollo Aquaculture Group, ha in cantiere la costruzione di un allevamento ittico verticale di otto piani, che diventerà uno dei maggiori fornitori locali di pesce sull’isola.

Come funziona

IL PRIMO ALLEVAMENTO ITTICO URBANO DI SINGAPORE IN CONTAINER utilizza un sistema di acquacoltura a ricircolo, riutilizzando l’acqua per allevare pesci in condizioni ambientali controllate in15 metri quadrati (circa la metratura di un garage). È stato scientificamente dimostrato che è il 25% più efficiente rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali, un valido aiuto per i pescivendoli locali nel raggiungere l’obiettivo “30×30”. 

Il tutto viene considerato un progetto della comunità locale e apporta benefici occupazionali ai residenti di Tampines, che si prendono cura dei pesci persico giada. Questi allevamenti ittici non solo aiutano a sfamare una popolazione locale in crescita, ma rispondono a problematiche legate alla sostenibilità. Gli attuali metodi internazionali utilizzati per allevare e catturare pesce sono stati messi in questione per i danni all’ambiente e agli oceani.

Il consiglio comunale di Tampines sta anche collaborando con il municipio locale per donare set di bento di pesce a organizzazioni assistenziali, oltre a collaborare con le scuole per creare opportunità educative.

Alessia Acunzo

Mi chiamo Alessia Acunzo 29 anni, di Napoli. Laureata in Discipline dello spettacolo. Ogni giorno cerco di pormi un obbiettivo nuovo, anche semplice da raggiungere per essere stimolata. Le mie passioni...

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