Quando si parla di conservazione del vino, si pensa sempre alla temperatura. E naturalmente, è una cosa senza dubbio giusta e sacrosanta. La temperatura può alterare le proprietà del vino, rendendolo completamente diverso da quello che ci si aspetterebbe. Sia le alte temperature, sia quelle basse, possono danneggiare la bevanda. Per esempio, una temperatura troppo alta potrebbe causare alterazioni permanenti. È sconsigliato quindi lasciare il vino al sole, per esempio, ma anche in ambienti dove le temperature possono raggiungere oltre i 20° C e restare così per molto tempo.

Similmente, un vino la cui temperatura scende troppo potrebbe portare al congelamento dello stesso. La dilatazione che comporta il congelamento di un liquido finisce così con lo spingere il tappo. Una successiva liquefazione aggiuntiva lascerebbe entrare aria all’interno della bottiglia e il vino finirebbe in malora in ben poco tempo. Tenendo conto di questi fattori, sappiamo che la temperatura è importante. Ma non viene data abbastanza attenzione all’umidità.

Per la conservazione ottimale del vino, dovrete tenere in conto anche quest’ultima.

Tenere sotto controllo l’umidità

Come gli amanti del vino sapranno, quest’ultimo tende a migliorare con il processo di affinazione anche dopo la procedura di imbottigliamento. Per evitare problematiche, bisogna garantire un livello di umidità che non scenda sotto il 55% e non salga oltre l’80%. Una cantina, generalmente, riesce a garantire questi valori in maniera del tutto naturale.

Ovviamente, però, non tutti hanno una cantina da poter utilizzare, quindi diventa problematico capire dove conservare il vino. La soluzione moderna è rappresentata dalle cantinette vino, dispositivi elettronici che tengono sotto controllo sia la temperatura, sia l’umidità. Eviterete così di far scendere l’umidità oltre un certo limite, facendo di conseguenza seccare il tappo in sughero e facendo entrare ossigeno. Ciò è vero anche per l’inverso, quindi l’umidità non andrà oltre l’80% e non causerà il proliferare di eventuali muffe, pericolose per il giusto mantenimento del vino.

Alcuni appassionati potrebbero sottolineare come l’umidità non sia più un problema data l’introduzione dei tappi a vite, tuttavia non tutti i produttori optano per questa scelta. Le etichette più pregiate preferiscono ancora il sughero, poiché offre un invecchiamento specifico. Non lasciatevi quindi trovare impreparati e fate sempre attenzione ai livelli di umidità delle zone in cui conservate le bottiglie di vino.

Ho una cantina naturale, va bene per conservare il vino?

Prima di usare una cantina naturale, costruita magari in pietra o in legno, cercate di capire i livelli di umidità della stessa. Utilizzando strumentazione apposita, cercate di leggere i livelli di umidità e le alterazioni nell’ambiente. Solo successivamente potrete capire se le vostre bottiglie di vino possono o meno prosperare in quella specifica situazione. Se volete evitare tanti problemi, le cantinette vino moderne sono comunque una eccellente soluzione. Non necessitano di grandi competenze, sono ottimi elementi d’arredo e soprattutto permettono di conservare il vino al meglio. Le tecnologie moderne di cui dispongono le rendono anche poco energivore, una soluzione perfetta, insomma, per qualsiasi appartamento. Vale davvero la pena prenderle in considerazione.

Redazione Foodmakers

Account della redazione del web magazine Foodmakers. Per invio di comunicati stampa o segnalazione eventi scrivere a foodmakersit@gmail.com

Leave a comment

RispondiAnnulla risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.