Giuseppe è del 1974, ha da due anni e mezzo in fitto il locale del suo sogno e per coronare il suo sogno ha dovuto assumere ingegneri ed architetti che lo potessero aiutare in questo, ma tutte le attività sono state bloccate dal Coronavirus.
Lui in questi anni ha scarificato la sua vita e quella della famiglia negando loro le vacanze, tutto per poter aprire il suo “Donna Matilda”
Ha avuto la fortuna di trovare il proprietario delle mura che crede anche lui nel sogno di Giuseppe ed ha deciso di bloccare il pagamento degli affitti sino ad ottobre, ma tutto questo non basta e quindi Giuseppe sulla piattaforma ‘gofundme’ ha aperto una raccolta di fondi per salvare il suo di sogno di aprire nella storica piazzetta dedicata a Matilde Serao, scrittrice e giornalista italiana prima donna italiana ad aver fondato e diretto un quotidiano, il suo loca da cui trae il nome.
“Nel tentativo di portare a termine questa impresa – spiega emozionato Overa in un video che accompagna la campagna di crowdfunding – ho imposto alla mia famiglia enormi sacrifici che avrei voluto ripagare, una volta aperto il ristorante, con un futuro migliore. Ora è tutto a rischio”.
Ora è tutto a rischio”. I proprietari dei locali hanno concesso al ristoratore un differimento dei fitti ad ottobre. “Hanno capito il momento di crisi – racconta Overa -. Il mio appello va a quelli che vogliono sostenere il mio progetto e ‘Donna Matilda’ li aspetterà tutti per ringraziarli ed offrirgli un piatto di pasta”. La campagna è iniziata da qualche giorno riaccendendo le speranze del giovane imprenditore. “Sono sicuro che chi mi sta aiutando – spiega Overa all’ANSA – ha coltivato un suo sogno e ne conosce il valore. Il mio costa poco. Solo 50 centesimi”.
Per rende possibile questo sognocon solo 50 centiesimi…… https://www.gofundme.com/f/50-centesimi-per-un-sogno?utm_source=whatsapp-visit&utm_medium=chat&utm_campaign=p_cp+share-sheet