Trentino-Alto Adige la semplice coltivazione di mele non esiste più, i contadini pongono sempre più attenzione alle esigenze della natura. Pensano in maniera innovativa, diventano veri imprenditori come Thomas Niedermayr e Iris Steck, vincitori del famoso concorso Mei liabaste wies.
Iris è una donna con un sogno, mostrare agli altri che è possibile combinare la meli coltura con l’allevamento degli animali. Nel suo frutteto ha inserito elementi paesaggistici che rendono la coltivazione rispettosa dell’ambiente.
Nel frutteto di famiglia la giovane agricoltrice di Parcines e i suoi genitori oltre a coltivare le famose mele, hanno realizzato un apiario e un hotel per insetti con vecchie botti di legno. Installato una barra per i rapaci nel meleto, una casa per ricci e nidi artificiali per pipistrelli e uccelli. Gli animali sono liberi di circolare nel frutteto, mentre si nutrono dei parassiti. Grazie a questo sistema di produzione integrata, ha vinto il concorso Mei liabaste wies. Organizzato dal consorzio mela Alto Adige, che ogni anno valorizza i meleti che si distinguono per aspetto estetico e innovazione. A giudicarla Paul Wierer rappresentante del Agrios, il gruppo di lavoro per la frutticoltura integrata dell’Alto Adige.
Per una donna che fa il suo mestiere è ancora più dura che per un uomo e all’inizio farsi accettare dagli altri agricoltori è stato difficile, ma ce l’ha fatta. L’agricoltura è sempre stata la sua grande passione, coltivata fin dopo la maturità. Ha sempre amato lavorare in mezzo alla natura e oggi fa tutto da sola: dalla potatura al raccolto, alla cura degli animali fino alla guida del trattore. Iris è simbolo di gentilezza ma soprattutto un esempio di forza per tutte le donne, in un paese come il nostro, in cui continua ad aumentare il divario tra uomini e donne. In cui si differenziano ancora gli stipendi e gli incarichi a cui una donna può accedere.
Iris Steck, la regina delle mele
Simbolo di forza e gentilezza