Dopo diversi anni è arrivato a conclusione l’iter per il riconoscimento Dop della Colatura di alici di Cetara (SA), specialità della nota località della Costiera Amalfitana.
Dietro tutte le storie con lieto fine, ci sono sacrifici e persone da raccontare, così ho ascoltato alcuni degli “attori” che hanno consentito il riconoscimento di questo meraviglioso prodotto che vi ricordo avere origini risalenti ai Romani, che producevano una salsa molto simile alla colatura odierna, chiamata garum.
Successivamente la storia racconta di alcuni gruppi monastici presenti in Costiera soliti conservare sotto sale le alici in botti di legno con le doghe scollate e poste in mezzo a due travi, dette mbuosti; sotto l’azione del sale, le alici perdevano liquidi che fuoriuscivano tra le fessure delle botti. Il procedimento si diffuse successivamente tra la popolazione della costa, che la perfezionò con l’utilizzo di cappucci di lana per filtrare la salamoia.
L’ Associazione per la valorizzazione della Colatura di Alici di Cetara Dop è così composta:
- Quattro aziende produttrici: Iasa, Delfino, Nettuno e Armatore.
- Tre ristoratori di Cetara: Al Convento, La Cianciola e San Pietro.
- Per i pescatori: Pappalardo Salvatore e Federmar.
- Presidente Lucia Di Mauro
Presidente Di Mauro, dopo tanto lavoro e sacrifici, la colatura di alici di Cetara è riconosciuta come Dop, portando a quota 308 i prodotti in Italia con questo grande riconoscimento.
Mi racconti l’importanza di tale riconoscimento e il gran lavoro dell’Associazione diventata, dopo, Consorzio Colatura di Alici di Cetara Dop.
L’associazione ha iniziato il suo lavoro circa cinque anni fa nel mese di ottobre precisamente. Questo importante riconoscimento premia il grande lavoro di squadra e del comitato tecnico-scientifico che è stato fatto nel corso di questi anni. Questa è la prima “Dop” in Europa di un trasformato di mare e, ancora, per la prima volta i protagonisti sono anche i ristoratori di Cetara che potranno affinare il prodotto nei lori esercizi.
Questo riconoscimento Dop porterà anche un grande indotto turistico – economico in quel luogo fantastico che è Cetara.
Il Comune avrà un grande onere e onore contemporaneamente. Onere di poter sviluppare il paese e prepararlo alle tantissime persone che lo affolleranno e quindi serviranno una serie di “servizi” per i turisti. Onore perchè oltre a Cetara sarà un volano economico che riguarderà tutta la Costiera e la ridistribuzione di questa “economia” darà finalmente nuova linfa ai ristoratori ma soprattutto ai pescatori locali.
Presidente, sei riuscita a costruire una squadrata variegata, per la prima volta al tavolo tecnico anche ristoratori e pescatori.
Cetara ha una storia e va raccontata. E per farlo avevamo bisogno di tutti gli attori sociali di questo luogo meraviglioso. Quattro produttori, tre ristoratori e due pescatori ci hanno accompagnato in questo lungo percorso che ha avuto un traguardo inaspetatto.
Una squadra che ha lavorato duramente per superare anche scetticismi iniziali, sicuramente ci saranno dei ringraziamenti che vui fare.
Certo, in primis il comitato tecnico -scientifico, il Comune di Cetara, la Regione Campania ed il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari Forestali e del Turismo. Ho sentito che c’era “amore vero” verso questo prodotto.
Non poteva mancare anche la parte di ricerca universitaria. Ad occuparsene è stato Vincenzo Peretti, professore ordinario Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni Animali della Federico II di Napoli, la colatura di alici è finalmente riconosciuta eccellenza, quali sono i prossimi obiettivi.
Diciamo subito che con questo riconoscimento abbiamo salvato i pescatori locali perché il pesce sarà pescato negli spazi antistanti le acque del mare della provincia di Salerno. Verranno esaltati i ristoratori locali perché sono e saranno i veri attori facendo parte loro stessi del Consorzio Dop.
Il Comune di Cetara, inoltre, avrà una grande visibilità e contemporaneamente una grande responsabilità perché questo è un riconoscimento su scala Nazionale ed Europea.
Gli sviluppi futuri, che stiamo già costruendo, saranno la costruzione di un piano di controllo realizzato da Agroqualità, ente di certificazione riconosciuto dal Ministero e, grazie a questo, potremo vigilare su eventuali “furbetti” che potrebbero sminuire il valore di questo straordinario prodotto.
Mi piace ricordare a chi ci legge, dichiara Vincenzo Peretti, che da gennaio 2021 inizierà la produzione e bisognerà aspettare 9 mesi per vedere sugli scaffali le prime bottigliette con la denominazione Dop.
Ed infine non poteva mancare la parte della ristorazione, così ho chiamato Pasquale Torrente – Ristorante Al Convento – Cetara (SA).
Pasquale cinque anni di duro lavoro, una gran squadra ed infine un riconoscimento Dop.
E’ stato un lungo lavoro, ora bisognerà continuare a fare sinergia tra di noi e sarà ancora più importante costruire una “filiera di pesca” che porti ad un’ economia del turismo.
Finalmente questo riconoscimento metterà fine a tante “false” salse di pesce che vengono vendute per Colatura di Alici.