Amiche e amici winelover, appassionati lettori, eccoci di nuovo insieme. Oggi, vi racconto, anche se è passato un po’ troppo tempo da allora, di una delle mie visite in Aziende Vitivinicole extra-regionali. Ho aspettato tempi maturi per raccogliere idee e parole, e preparazione per raccontarvi una nuova bella storia. L’Azienda Vitivinicola che ho avuto il piacere di visitare si trova nella verde Toscana, e siamo esattamente ad Arezzo. La storia è quella di Podere di Pomaio – Green Winery.
La cantina è stata fondata dai fratelli Jacopo e Marco Rossi, il primo intrepido vignaiolo, il secondo appassionato di vino naturale.
La zona è quella del Chianti, a 550 metri s.l.m. di cui 2,5 ettari a Sangiovese più 0,5 Merlot ( 2004). Sono Certificati Bio dal 2001. Producono 15.000 bottiglie l’anno, quindi davvero una bella chicca. L’azienda è totalmente sostenibile. In totale 23 ettari e grande e grande cura dei vigneti.
L’obiettivo dei due fratelli è rispettare l’uomo, il vino e la collina, riducendo, riciclando, riusando, ma soprattutto ripensando il reale in chiave smart. Aderiscono al gruppo “Vignaioli Indipendenti”.
L’atmosfera magica, naturale, serena, che avvolge il podere mi ha riconciliato con la natura e il mio sguardo è caduto sui giardini e l’oasi di Pomaio curata con dovizia di attenzione e amore e rispetto dell’ambiente. E poi lo sguardo si estende su tutto ciò che mi circonda e pervade, come la Valle, la città di Arezzo, le colline del Chianti che chiudono l’orizzonte.
Affacciandosi dal podere si ha proprio l’idea di poter navigare sulla città con l’accompagnamento del riposo come avviene con il vino in “botte” all’interno di un wine resort eco-sostenibile gestito dalla famiglia. La villa padronale Toscana con i 4 archi sovrapposti è dotata di un magico e meraviglioso e rigoglioso giardino con piscina privata con veduta su un panorama da togliere il fiato.
La costruzione risale alla fine del 1800 su un rudere di cui non ci sono più tracce essendo stata ristrutturata nel rispetto dei principi di sostenibilità in linea con lo stile e l’obiettivo del Podere di Pomaio.
E Green Winery ha reso famosa l’azienda nel mondo del design vitivinicolo e nel rispetto del paesaggio.
Aver varcato i cancelli del Podere di Pomaio – Green Winery, è stata per me una grande gioia, emozione, ma soprattutto un’esperienza unica, immersa in un’oasi, arricchita dalla Degustazione dei vini sostenibili e Bio che si ottengono nel pianoro a 550 metri s.l.m.
Percorrendo il ponte lentamente fino ad arrivare giù verso l’ Eco- cantina, è facile che si prenda un wow ed un sorriso.
Il Cru di Sangiovese, Porsenna domina con i suoi colori la Valle, donando un vino di alta collina, elegante e complesso, caratterizzato da una freschezza e mineralità uniche.
Per qualunque tipo di intervento sono sempre stati attenti al rispetto del paesaggio e dell’ambiente utilizzando materiali naturali e sistemi geotermici.
La loro Eco-cantina rispecchia la loro Filosofia nel progetto Think Green. La cantina in Bio architettura con l’anfiteatro di ispirazione etrusca è il cuore centrale dell’Azienda e rientra tra le 14 Wine Cellar dal design più belle della Regione Toscana per il progetto Toscana Wine Architecture. Una cantina con due anime riconoscibile l’una nell’altra. La zona produttiva è interrata su tre lati di grande impatto. Il piano superiore tanto intimo, è riservato alla comunicazione dei prodotti, formato da ampie vetrate che danno sui vigneti e sul panorama, mettendo in correlazione emotiva il visitatore, che durante la degustazione o una visita, subito è visibile quanto il territorio intorno sia realmente parte integrante e fondante dell’esperienza.
Il Toscana Wine Architecture, è un percorso di 14 cantine d’autore e design, firmate dai grandi architetti contemporanei. Templi del vino progettati da importanti maestri tra cui Renzo Piano, Tobia Scarpa.
I vini sostenibili: il nome Pomaio, dato all’Azienda, proviene dal latino “Pomarium”, luogo dei pomi e della frutta. I vini provengono dalle loro vigne Bio e del rispetto ambientale. Una piccola produzione artigianale di 15.000/ 20.000 bottiglie l’anno soprattutto da Sangiovese.
In cantina si lavorano solo uve aziendali ed i prodotti esprimono pienamente il loro terrior e territorio.
Sono immersi in un clima con buone escursioni termiche in fase di maturazione, favorendo così i profumi, mentre il terreno drenante e ricco in scheletro dona vini eccezionali.
L’azienda ha cinque etichette da due varietà, Sangiovese e Merlot utilizzati in purezza, che danno un’interpretazione che svela il territorio, sia con vini più semplici ed immediati come il Rosso Toscano IGT Pomaio ed il Chianti DOCG, ma anche con vini più intriganti e strutturati come il Merlot ad alberello in purezza Calante ed il Cru 100% Sangiovese Porsenna. Con il rosato da Sangiovese, troviamo il Rosatico, che si esprime con la sua mineralità ed eleganza del territorio.
La degustazione che ho vissuto insieme a Jacopo Rossi, è stato un bel percorso rilassante e di grande gusto.
Le sensazioni vissute mi hanno avvolta in un’atmosfera d’incanto, nella bella e accogliente sala di degustazione coinvolgente con luci soffuse a risparmio energetico, una tranquilla melodia musicale fusion di sottofondo in filo diffusione e così diamo inizio al mio viaggio nel bicchiere..
Abbiamo aperto le danze con l’assaggio dell’ Olio Podere di Pomaio, olio extravergine di oliva biologico. L’ambiente alto collinare è una condizione estrema per l’olivo, ma esprime il massimo del suo potenziale qualitativo. Il terreno drenante e ricco in scheletro, ambiente ventilato, la buona esposizione e la poca aggressività dei parassiti danno olive sane e mature.
Un olio extravergine d’oliva dalla bassa acidità, dalla grande intensità e complessità olfattiva, con note marcate di carciofo e frutto. Dal gusto deciso, molto fruttato e un grande livello di piccantezza e amaro. Oliveti su terrazzamenti ad altitudine di oltre 500 metri s.l.m. Su terreno Franco molto drenante e ricco in scheletro. Le cultivar: Frantoio (50%) Moraiolo (35%) e Leccino ( 15%) . Allevamento a vaso policonico. Raccolta manuale fino Ottobre, inizio Novembre. Conservazione in contenitori in acciaio inox in depositi a temperatura controllata.
• ” RosAntico” vino biologico 2019
Sangiovese in purezza IGT Toscana Rosato 14% vol. Svolge fermentazione in bianco. Da terreno di medio impasto, ricco in scheletro, arenaria e galestro. Ad un’altitudine di 550 metri s.l.m. La vinificazione avviene in tini di acciaio con breve macerazione sulle bucce a temperatura controllata per 6/8 ore. La macerazione si conclude al momento in cui il colore soddisfa le aspettative del vignaiolo. La maturazione per 6 mesi in tini di acciaio da 25 hl ed Affinamento in bottiglia per 1 mese.
Alla vista, si mostra di colore melograno con sfumature salmone.
All’ Olfatto, arriva una gran complessità olfattiva, note di agrumi, fragoline di bosco, melone e cacao. Note floreali che ricordano l’acacia, decisa nota di pietra focaia.
Al gusto, lo si riscontra fresco, sapidità accentuata ma si esprime con grande freschezza e avvolgenza.
Lo si può abbinare con: pesce, primi piatti di pasta al pomodoro piccante, carne bianca, coniglio fritto e verdure. Assaggio con le bruschette ed olio di Pomaio, che portava una lieve piccantezza .
• ” Origini” Pomaio
Da uve Sangiovese 2018 IGT Toscana Rosso biologico 13% vol.
Svolge Vinificazione in tini di acciaio con macerazione per 15 giorni e fermentazione svolta da lieviti indigeni.
Maturazione, 24 mesi in tini di acciaio da 50 hl ed affinamento in bottiglia da 3 a 6 mesi.
Alla vista, è di un rosso rubino chiaro.
All’Olfatto, è un vino netto, tradizionale, con note di Frutti rossi piccoli e note speziate e balsamiche.
Al gusto, una beva contemporanea, verticale ed elegante, dalla grande freschezza e dai tannini delicati. Tipica mineralità del terrior locale.
* L’etichetta rappresenta il ” Duello” tra i fratelli Jacopo e Marco Rossi. È un vino da Sangiovese antico.
• Chianti Origini
Vino biologico. Prodotto solo in annate top !
2017 DOCG Chianti 13% vol.
Da uve in blend 90% Sangiovese e 10% Merlot
Alla vista, è di un rosso rubino intenso con lievi sfumature porpora
All’Olfatto, si trova un vino fruttato e croccante. Note di Frutti rossi, marasca, prugna, ciliegia, note di agrumi, note affumicate, lievi note di salvia.
Al gusto, lo si sente caldo, secco, leggermente pungente e astringente. Porta grande sapidità insieme ad una marcata freschezza con tannini delicati e ben in equilibrio.
Lo si può degustare con: formaggi, confetti, mela cotogna.
• Chianti Riserva
2018 Chianti DOCG ( dalla stessa vigna del Chianti Origini) vino biologico
Da uve 90% Sangiovese e 10% Merlot .
13% vol.
Rispetto al Chianti, la Riserva ha struttura più importante, maggiore complessità olfattiva. Il mercoledì è il giorno dedicato al Chianti, con questo ci si sposta al giovedì.
Alla vista, è un rosso rubino intenso con sfumature porpora.
All’Olfatto, un vino di discreta complessità e tanta intensità. Lievi note di agrumi, che si legano ai sentori di marasca fino ai fiori rossi appassiti e lieve note fumé.
Al gusto, con il clima di montagna si esprime in una spiccata sapidità e buona freschezza e tannino ben integrato.
Nelle annate migliori esce solo nella versione Riserva.
Lo si può degustare con una gustosa bistecca di chianina, o di Maremma.
• Porsenna
Vino biologico IGT Toscana Rosso 2015 – 14% vol.
Da Sangiovese in purezza
Svolge affinamento in botti grandi di Rovere di Slavonia ma soprattutto di castagno come da tradizione toscana per 12 mesi.
Alla vista, il calice è rosso rubino scarico.
All’Olfatto, si trova un vino elegante e di grande complessità, con netta nota croccante di agrumi, che si mescola con le note di marasca, fiori rossi appassiti e rosa Macerata. Una chiara nota fumé e minerale che va in chiusura dopo i sentori di tabacco, cuoio, chiodi di garofano.
Al gusto, è secco, caldo, felpato, tannino marcato, nota balsamica, note di tostatura, caffè e liquirizia. Grande sapidità, con una freschezza tagliente. Dalla persistenza e l’ avvolgenza lo rendono un vino da tutto pasto e da meditazione.
• Clante
Vino biologico 2017 – 14,5% vol IGT Toscana
Da uve Merlot in purezza, allevato ad alberello. Svolge affinamento in barrique di Rovere Francese per 12 mesi.
Alla vista, rosso scarico con riflessi porpora
All’Olfatto, troviamo un bouquet che va dalla prugna e viola porta verso note di grafite e pietra focaia fino a delicate note speziate dolci e di legno, vaniglia, tabacco, liquirizia.
Al Sorso, è caldo, secco, tannico, vellutato, pungente, nota balsamica. Molto tagliente, scorrevole, masticabile. Riporta in bocca note di mora.
Nel complesso ha perso un po’ di giovinezza.
Con questa ultima bottiglia stappata ho salutato e ringraziato molto Jacopo per la straordinaria e calda accoglienza ed ospitalità, con la promessa di rivederci presto, per scoprire i suoi nuovi progetti e chicche da provare.