Nel mondo del bartending le vie da seguire possono essere due: improvvisazione o perfezione. Andrea Gallottini, con la sua startup Open.Ice.Enjoy, ha scelto la seconda
La pandemia che ha sconvolto il 2020 ha segnato le vite di tutti. Come quello di tanti altri Paesi, anche il sistema economico italiano ha dovuto incassare il duro colpo scatenato dalla crisi dei commerci internazionali. Nonostante la situazione d’emergenza e di sconforto generale, durante il lockdown il verbo più sentito e pronunciato è stato principalmente uno: “reinventarsi”.
Il rapporto del Ministero dello Sviluppo del 1 aprile 2020 ha infatti registrato, nel primo trimestre 2020, un aumento pari a 324 startup innovative rispetto al trimestre precedente, trend che si è riconfermato positivo nel secondo trimestre 2020.
L’obiettivo di Open.Ice.Enjoy è quello di dare a tutti la possibilità di realizzare il cocktail perfetto, tramite una miscela pre-batch realizzata con ingredienti selezionati. Che ci si trovi a casa o si gestisca un bar, Open.Ice.Enjoy si propone come la soluzione ideale per ottimizzare il servizio senza dover mai rinunciare alla qualità del risultato finale.
La startup che si ispira a New York per supportare il bartending italiano
Il concetto su cui si fonda Open.Ice.Enjoy segue un po’ la filosofia del mondo mixology e del bartending newyorkese, che insegna che i cocktail per essere preparati al meglio non possono essere improvvisati. Per ottenere un risultato estremamente soddisfacente il segreto sta nella preparazione attenta della cosiddetta base già pronta (in gergo pre-batch), che deve essere studiata nelle misure il più precise possibili.
Una volta realizzata la base affinché sia impeccabile, il più del lavoro è fatto. Il resto può essere completato con soluzioni a piacere.
Soprattutto in una situazione come quella attuale, dove i bar, piccoli o grandi che siano, hanno l’obbligo di curare nei minimi dettagli mille altri aspetti per garantire la sicurezza richiesta dal governo nei propri locali. L’idea di Andrea Gallottini mira a dare una mano soprattutto a chi, non avendo molto spazio, è stato costretto a ridurre in maniera notevole la propria clientela.
“La mia idea era quella di far capire a chiunque provi il mio prodotto la passione che c’è dietro la creazione della miscela pre-batch: ogni ingrediente è scelto con cura e attenzione. Inoltre, ho scelto di puntare su contenitori solo di vetro per rendere il prodotto il più sostenibile possibile e permettere che non venga compromesso da materiali non adatti” sostiene Andrea Gallottini, founder di Open.Ice.Enjoy.
Open.Ice.Enjoy è disponibile in due versioni: la proposta pensata in vasetto, riutilizzabile direttamente come bicchiere e quella in bottiglia da 1 litro, per chi non vuole limitare il proprio divertimento.