Ritorna grazie all’APCN dopo dodici anni il premio “Monzù dell’anno”

Antonio Papale si aggiudica il primo gradino del podio

 

Ritorna il premio “Monzù dell’Anno”, riconoscimento organizzato dall’Associazione Provinciale Cuochi Napoli presieduta dallo chef Giuseppe Sorrentino. L’ambita onorificenza è stata consegnata, giovedì 16 dicembre, presso il Sohara Luxury Events. Il premio viene assegnato al professionista che nell’arco dell’anno si è distinto per le sue capacità e per la sua attività, dando lustro alla categoria. Lo chef partenopeo premiato diventa così un novello “monzù”, traduzione dialettale della parola francese “monsieur”, termine con cui venivano chiamati i capocuochi delle casate aristocratiche campane in epoca francese (tra il XVIII e il XIX secolo).

Tale premio è nato nel 2004 per volontà dell’Associazione Provinciale Cuochi Napoli: il “monzù” di questa prima edizione era Gaetano Riccio; nel 2005 il premio andò a Nicola Di Filippo; nel 2006 a Luigi Vettosi; nel 2007 a Cosimo De Liberato; nel 2008 a Carlo Riccio; e nel 2009 a Ludovico D’Urso.

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Dopo 12 anni lo chef Giuseppe Sorrentino, attuale presidente dell’APCN, ha riportato in auge il premio: le votazioni del 7 febbraio scorso – svoltesi online a causa delle restrizioni anti – Covid19 – hanno decretato Antonio Papale “Monzù” del corrente anno. Durante la cerimonia  sono stati premiati, oltre allo chef Papale, che – come vuole la tradizione – ha ricevuto il premio dal “monzù uscente” (ovvero Ludovico D’Urso), anche Cosimo Gabbana (terzo classificato), che è stato premiato dalla lady chef Fabiana Ferrucci, e Alfonso Ferraro (secondo classificato) che è stato premiato da Nicola Di Filippo. Altri riconoscimenti sono stati assegnati a: Davide Corsini, Gianluca Peranio, Giuseppe Nuzzo, Andrea Di Francia, al commendatore Mattia D’Angelo, e al preside dell’istituto alberghiero di Monte Ruscello, Filippo Mollo. Sono stati proprio i ragazzi di tale scuola a dare un supporto considerevole all’organizzazione dell’evento svoltosi oggi, lavorando gomito a gomito con le brigate degli chef Giuseppe Sorrentino e Salvatore Spuzzo (rispettivamente presidente e tesoriere dell’APCN) e servendo magistralmente ai tavoli le seguenti portate: baccalà in doppia consistenza, spuma di patate e crumble di anacardi; mezzo pacchero rigato al ragù di molluschi e crostacei, broccolo barese, maionese di ostriche; guancia di vitello in lenta cottura, passatina di cavolo, colatura di alici, pirouette di friarielli napoletani; charlotte ai frutti di bosco.

Da non perdere la testimonianza del Decano dei Cuochi Napoletani Nono “Ennio” Caprio da Carmine Maione – Presidente di Oronero

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Antonio Savarese

Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...

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