Se lasciati al loro ciclo naturale, gli alimenti deperibili attraversano un processo di degradazione che ne altera le caratteristiche qualitative.

Il mantenimento del giusto range di temperatura in tutte le fasi della supply chain agroalimentare permette di evitare questa particolare criticità. Per una perfetta conservazione degli alimenti lungo tutta la filiera, è quindi necessario ricorrere a servizi di logistica e trasporto a temperatura controllata.

Allo stesso modo, è necessario assicurare che la catena del freddo venga rispettata anche dopo la distribuzione, nel momento in cui i prodotti giungono nei frigoriferi dei punti vendita al dettaglio.

Solo in questo modo per i consumatori è possibile portare in tavola prodotti eccellenti, dall’elevato valore biologico e nutrizionale.

Agroalimentare: l’impatto del trasporto a temperatura controllata sulla qualità

Grazie ai trasporti a temperatura controllata ogni giorno si provvede alla movimentazione sicura di una vasta quantità di alimenti deperibili.

Attraverso questo processo, è possibile evitare tutte quelle criticità – come per esempio gli shock termici che finirebbero per alterare i prodotti.

Nel dettaglio, ogni inefficienza durante la supply chain potrebbe compromettere non solo gli aspetti organolettici delle merci, come consistenza, odore, sapore, ma anche gli standard igienici richiesti.

A questo proposito, è bene ricordare che temperature al di fuori dei normali livelli di conservazione degli alimenti sono tra le principali responsabili della proliferazione di microrganismi patogeni.

Senza contare che il mancato rispetto della catena del freddo si traduce nella violazione delle normative di riferimento in materia di igiene e sicurezza alimentare.

Chi si occupa dei trasporti a temperatura controllata nell’agroalimentare?

I trasporti a temperatura controllata possono essere affidati ad aziende specializzate nella gestione della supply chain agroalimentare.

Ne costituisce un esempio STEF, realtà di riferimento a livello europeo che si contraddistingue per un profondo know how con cui è in grado di soddisfare le esigenze di industrie, aziende della distribuzione al dettaglio ed e-commerce.

Nel dettaglio, i trasporti a temperatura controllata di STEF vengono effettuati attraverso mezzi refrigerati, con 1.350 veicoli in partenza ogni giorno. Il tutto avvalendosi di un’infrastruttura logistica che conta 100.000 mq di magazzini refrigerati,con cui l’azienda riesce a essere presente sul territorio in modo capillare, grazie alle sue 270 piattaforme in 8 paesi differenti.

Naturalmente, STEF propone un servizio che risulta anche flessibile e ampiamente scalabile, così da lasciare alle realtà dell’agroalimentare la possibilità di concentrarsi maggiormente sul proprio core business.

Quali alimenti necessitano di trasporti a temperatura controllata?

Gli alimenti deperibili che richiedono un trasporto a temperatura controllata sono i prodotti surgelati, freschi e termosensibili.

Più nel dettaglio, per movimentare i surgelati nel rispetto della catena del freddo è necessario ricorrere a mezzi refrigerati dotati di celle a temperatura negativa, assicurandosi di mantenere sempre un range compreso tra i -18°C e i -25°C.

Gli alimenti termosensibili, invece, devono essere preservati a temperature comprese tra i 15°C e i 18°C, mentre per quelli freschi l’intervallo può andare da 0°C a 4°C.

Affidarsi ad aziende specializzate nei servizi a temperatura controllata permette alle realtà dell’agroalimentare di fare in modo che ogni prodotto venga costantemente monitorato lungo tutta la filiera, fino alla distribuzione.

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