Nel 2007, la californiana Skywalker ha acquistato 24 ettari sulla sponda settentrionale del Lago Trasimeno in Umbria e fondato Viandante del Cielo.
La prima acquisizione europea di un gruppo che si sarebbe ulteriormente arricchito nel 2017 con l’acquisto della cantina boutique Château Margüi in Provenza, nel sud della Francia.
Il team di Skywalker ha immediatamente iniziato a restaurare il Convento dei Cappuccini, un monastero del 16° secolo al centro della tenuta di Viandante del Cielo, convertendolo in un’accogliente ed elegante proprietà con dieci camere da letto.
Abbiamo intervistato il Direttore Joao Almeida:
Qual è la storia della vostra azienda?
Il gruppo Skywalker fonda Viandante del Cielo nel 2007. Il progetto di Viandante del Cielo, ha coinvolto i pluripremiati enologi Maurizio Castelli e Mery Ferrara, i quali hanno seguito passo dopo passo l’evoluzione della cantina fin dai suoi primi giorni. A loro si è aggiunto un altro membro chiave del team di Viandante del Cielo, Gabriele Gorelli che nel febbraio 2021 è diventato il primo italiano a ricevere la più alta qualifica nel mondo del vino, quella di Master of Wine.
Viandante del Cielo si sviluppa intorno ad un Convento di Frati Cappuccini del XVI secolo, che incorona il punto più alto della tenuta, ove è possibile godere di una spettacolare vista sull’Isola Maggiore. I 24 ettari totali comprendono 4 ettari di vigneto, piantati lungo le strette terrazze che si affacciano sul lago, con un’altitudine che va dai 330 ai 370 metri sul livello del mare ed esposizione Sud/Sud-Ovest.
Perché avete scelto questo nome?
La tenuta è di proprietà della Skywalker, gruppo californiano che include anche tenute sul Rodano, in Piemonte, in Provenza e in California. Skywalker fonda Viandante del Cielo (la traduzione in italiano di Skywalker), nome scelto per onorare sia le radici oltre oceano, che l’energia spirituale di quest’antica terra.
Oggi dove siete arrivati (produzione, fatturati, mercati, referenze, etc…)?
22000 bottiglie con potenziale fino 50000 bottiglie anno. Mercati USA, Svizzera, Francia e qualcosa in Asia.
Dal punto di vista dei vitigni da dove siete partiti e come avete poi diversificato ci racconti il percorso…..
Le terrazze delle vigne, che si elevano da 330 a 370 metri sul livello del mare, gli enologi Maurizio Castelli e Mery Ferrara hanno ideato un sistema di impianto del vigneto che tiene conto, tra gli altri fattori, dell’altitudine, dell’aspetto e del tipo di suolo. Le viti sono piantate ad una densità insolitamente alta di 10.000 viti/Ha, con l’intento di stimolare la sana competizione per i nutrienti e rafforzando la struttura delle radici, che affondano in un terreno molto particolare, un misto di depositi argillosi lacustri del Pleistocene e di arenarie e marne dell’Oligocene-Miocene. Frammenti di roccia calcarea danno al terreno un carattere particolare, fornendo quell’elemento di tensione che conferisce profondità e carattere i vini.
Sulle terrazze superiori dello sperone esposto a sud della tenuta è stato piantato il Cabernet Sauvignon. Immediatamente sotto il Convento dei Cappuccini, i terreni di arenaria compatti e ben drenati di queste terrazze, duri e poveri per molti aspetti, si adattano a tale varietà. Il Merlot, che risponde bene a condizioni di terreno più umide, ha trovato una dimora naturale sulle terrazze più basse. A nord, i terreni sabbiosi e ricchi di calcare, in leggera pendenza sotto la cantina e il centro di vinificazione di Viandante del Cielo hanno dimostrato di essere la casa ideale per le varietà autoctone umbre come il Ciliegiolo, la Foglia Tonda, il Pugnitello e il Sanforte. In un luogo fresco e riparato sotto la protezione del Convento, la star mondiale Chardonnay e il talento locale Grechetto formano una coppia perfetta.
Territorio e sostenibilità, due parole spesso abusate, Voi invece come le avete declinate? Quali progetti avete realizzato?
La Cantina è biologica certificata, si pratica la permacultura a conferma del fatto che l’approccio alla coltivazione non è invasivo e le viti sane sono quelle che crescono in simbiosi con il resto della natura.