Francesca ha 3 figli e vive in Inghilterra da 13 anni dove gestisce il suo blog THE HEALTHY MUM WAY .
Sono originaria di Lecce, dove ho vissuto con la mia famiglia fino ai 20 anni. Tuttavia la mia passione per le lingue straniere mi ha portato a viaggiare molto sin da giovane. Ho studiato francese e giapponese all’università e ho vissuto dei periodi in Canada e Giappone. Il mio desiderio di migliorare la lingua inglese mi ha poi portata qui in Inghilterra. E quello che doveva essere semplicemente un viaggio studi di un anno, si è trasformato in un momento cruciale della mia vita. Durante questo periodo ho infatti conosciuto il mio futuro marito e insieme abbiamo deciso di costruire una vita insieme qui. La diagnosi di tumore al seno quando mia figlia aveva solo un anno e mezzo è arrivato poi come un fulmine a ciel sereno. Da allora ho iniziato a cambiare certe abitudini alimentari per supportare il mio sistema immunitario e fare prevenzione. Ho iniziato per es. a ridurre l’uso di zucchero bianco e a sostituirlo con dolcificanti naturali, limitare il consumo di latticini e carne rossa incrementando l’acquisto di prodotti organici ed ecologici. Ho inoltre cominciato ad esplorare la cucina vegetariana e vegana. E poco più tardi, dopo la nascita miracolosa del mio secondo genito (i medici infatti credevano fosse altamente improbabile che potessi avere altri figli dopo la chemioterapia) nasce anche il desiderio di condividere la mia esperienza e le mie ricette rivisitate in chiave fit. Ed ecco che ha origine il mio blog healthymumway.
Abbiamo intervistato Francesca:
Come nasce il tuo blog THE HEALTHY MUM WAY ? Perchè questo nome al tuo blog?
Il mio blog “healthymumway” nasce dal desiderio di condividere la mia passione per la cucina ma soprattutto per ispirare un modo di alimentarsi più salutare senza rinunciare al gusto.
Quando 8 anni fa mi venne diagnosticato il tumore al seno, ho cominciato a mangiare diversamente adattando anche il mio modo di cucinare alle nuove abitudini alimentari. Ho imparato che mangiare healthy non significa assolutamente privarsi del cibo ma fare degli “healthy swaps” come si dice in inglese. Cercare di sostituire la dove è possibile un certo alimento con un’alternativa più salutare, senza rinunciare al sapore. Ed ecco perché il mio blog si chiama così! L’intento è di mostrare come anche una mamma super impegnata come me può facilmente introdurre il mangiare sano in un ambito familiare. Infatti la maggior parte delle mie ricette sono facili, veloci, approvate dai bimbi e perfino dei mini chefs possono aiutare a prepararle! Chi mi segue sa per certo che i miei figli son sempre presenti in cucina. Per loro è un gioco ma in realtà imparano tantissimo. E mi piace lasciare ampio spazio alla loro creatività culinaria perché cucinare è un’arte! Ci vuole fantasia e i bimbi ne hanno da vendere.
Come tutti gli italiani, appassionata di cucina, cosa ti manca di più di quella italiana?
Vivo a Londra ormai da 14 anni e per quanto i supermercati inglesi siano ben forniti di prodotti italiani, qui manca la ricchezza e la stagionalità della nostra frutta e verdura per es. mi mancano le cose più semplici come le cicorie, le rape, i fichi, le castagne..i sapori e i profumi autentici delle stagioni! Questo è anche uno dei motivi per cui in giardino ci siam creati un piccolo orticello dove stagionalmente piantiamo pomodori, zucchine, peperoni, melanzane, insalata, fragole oltre alle erbe che uso quotidianamente in cucina come prezzemolo, salvia, menta e rosmarino. Voglio che i miei figli sappiano riconoscere gli ingredienti che vengono usati nelle varie ricette e imparino la loro origine. Avere queste piante in casa e vederle crescere e fare frutti è un continuo imparare per loro!
Come viene percepita la cucina italiana in UK?
Qui in Inghilterra tutti vanno matti per la cucina Italiana. È considerata una delle migliori e infatti ci sono tantissimi ristoranti italiani e pizzerie.
Qual è il piatto italiano che riscontra più successo in UK?
Probabilmente la pizza è il cibo più conosciuto e amato ma anche la pasta e il gelato.
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Quali sono i prodotti e i piatti che ti piacciono di più della cucina inglese e che consiglieresti a tutti gli italiani di provare?
Ci sono delle cose che ho imparato ad amare della cucina inglese e tra queste ci sono sicuramente gli scones. Dolcetti spesso arricchiti di frutta candita, tipici dell’ora del te’ che vengono mangiati con marmellata e panna. Un’altra specialità da provare è la Cornish pastry, una specie di calzone inglese! Un fagottino di pasta frolla salata ben farcita con un ripieno pepato a base di manzo, cipolla e patate. Mio padre ne va matto! Consiglierei poi di visitare i tipici pub inglesi per provare il Sunday roast (l’arrosto domenicale) e la full English breakfast (colazione tipica inglese) entrambi emblema della cucina inglese.
E se vi trovate in Inghilterra in estate non potete non assaggiare una bevanda chiamata Pimm’s. È un mix di un liquore a base di gin unito a della limonata frizzante e aromatizzata con pezzi di frutta fresca come fragole, arance, cocomero, menta e cubetti di ghiaccio.
Ma più di ogni cosa vivere in Inghilterra mi ha permesso di conoscere tante altre cucine che hanno arricchito il mio modo di cucinare e mi hanno esposto a nuovi sapori e profumi che adesso fanno parte integrante della mia cucina! Tra questi ne nomino alcuni come l’avocado, il kale, il burro di arachidi e mandorle, i semi di chia. Oltre a spezie come turmerico, sumac, coriandolo e pepe cayenne.
Qual è un piatto della tradizione italiana al quale sei particolarmente legata?
Ci sono tanti piatti a cui sono legata e mi riportano indietro nel tempo, è difficile scegliere. Ma forse uno in particolare sono le orecchiette al sugo che mi ricordano tanto i sabati pomeriggio passati a casa di mia nonna, il profumo della salsa di pomodoro che bolliva in pentola in preparazione per la domenica, le sue mani infarinate e rapide e i miei occhi affascinati che cercavano di seguire i suoi movimenti e vogliosi di imparare. Sono dei ricordi preziosi che sono anche il motivo per cui permetto ai miei figli di aiutarmi sempre in cucina. Vivendo lontani dai nonni ed essendo io il solo riferimento alle loro origini italiane, per me è di primaria importanza che queste non vengano perse e che i miei figli possano andarne sempre fieri e tramandarle ai loro figli.
Non a caso durante il secondo e terzo lockdown abbiamo organizzato dei cookalong dove i miei figli hanno insegnato a prepare delle ricette italiane tradizionali, in particolare ricette pugliesi come tarallini, orecchiette, chiacchiere, intorcinati. Alcuni di questi cookalong sono stati registrati e i video sono disponibili sul loro canale YouTube AriandRaffi. Un modo per lasciare una traccia indelebile, dei ricordi di momenti speciali che spero possano essere di grande esempio anche per i loro figli.
La cosa bellissima è che abbiamo avuto anche dei partecipanti italiani e mia figlia con gran scioltezza riusciva ad andare dall’inglese all’italiano e viceversa. Tutto questo mi rende estremamente fiera di loro e spero portino la cultura e lingua italiana sempre nel cuore.
Nuovi progetti per il tuo blog – THE HEALTHY MUM WAY ?
Si, ci sono dei progetti in cantiere. Considerato il successo dei cookalong, stiamo preparando dei corsi online in inglese per insegnare ricette italiane più precisamente del Sud d’Italia. È un progetto bellissimo che spero di poter condividere quanto prima!
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è poter un giorno rientrare in Puglia. Magari trasformare una masseria in un resort per stranieri rivolto alla conoscenza della cultura, lingua e cucina italiana e offrire tutta una serie di attività correlate dalle lezioni di cucina a corsi di lingua, yoga e meditazione in campagna o al mare, percorsi enogastronomici, corsi di ricamo o carta pesta e tanto altro. Un’immersione totale nella cultura del posto per una vacanza indimenticabile!
Antonio Savarese
Ingegnere gestionale, sono un Project Manager in Enel Italia nella funzione System Improvements. Da piu' di 15 anni svolgo attivita' come giornalista freelance e consulente di comunicazione per alcune...
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