Firenze: a maggio torna “Tavola Latina”, il progetto cultural-gastronomico legato alla cucina sudamericana

In scena da lunedì 27 a giovedì 30 la terza edizione dell’evento che mette insieme cene, talk show stellati e degustazioni, con un focus speciale su spezie e piccante
Opening party al The Lodge Club con cinque chef che interpretano il mondo dei tacos
Firenze, maggio 2024
Dopo il successo delle prime due edizioni, il terzo appuntamento con Tavola Latina – la rassegna cultural-gastronomica dedicata alle cucine sudamericane e alle loro diverse declinazioni – cala il poker, passando da tre a quattro giornate. L’appuntamento, ideato da un team di giornalisti guidato da Giacomo Iacobellis, va in scena da lunedì 27 a giovedì 30 maggio a Firenze, coinvolgendo una serie di locali in giro per la città che ospiteranno i diversi momenti. Se i focus della prime due edizioni erano stati rispettivamente il ceviche e la carne, quest’anno Tavola Latina porrà sotto i riflettori il mondo del piccante e delle spezie, da sempre presenti nell’immaginario collettivo gastronomico legato ai Paesi latini.
Come da tradizione si comincia con l’Opening Party di lunedì 27, al The Lodge Club (viale Poggi, 1) che vedrà cinque nomi – gli chef Simone Cipriani (Essenziale), Francys Salazar (Sevi) e i maestri taqueros Tommaso Fontanella (ToscoTacos), Riccardo Ricci (MotoTacos) e Gabriel Hernandez (Raíces) – cimentarsi con ricette classiche e innovative, usando la carne fornita dal guru della macelleria Alessandro Soderi e le tortillas di La Morenita. Insieme ai tacos, i gelati di Cinzia Otri ispirati al Sud America, il cioccolato venezuelano Noalya, il liquore Yerbito e cocktail a base di pisco distribuiti da Zafferano Spirits. La serata sarà animata dalla musica tradizionale messicana del gruppo Mariachi El Magnifico de Florencia.
Il secondo giorno andrà in scena al ristorante Segno (Hotel Plaza Lucchesi) uno speciale pranzo dedicato all’uso del cioccolato nella cucina salata, con il resident chef Tommaso Calonaci insieme a Carlotta Delicato (Ristorante Delicato, Contigliano RI) e Vincenzo Artadi Carbajal (Miro Milano). Nel pomeriggio il Social Hub ospiterà una degustazione di cioccolato Noalya, liquore Yerbito e sigari Nocilla, mentre dopo il tramonto le Serre Torrigiani ospiteranno il pop-up della Florence e Tuscany Cocktail Week coinvolgendo 4 cocktail bar toscani e il nuovo ristorante di sushi brasiliano Batukada.
Il terzo giorno di Tavola Latina 2024 si apre al nuovissimo ristorante Osmo (Floren Luxury Hotel, via Panzani) che ospiterà lo chef stellato Salvatore Morello (Inkiostro, PR) che interpreta i sapori piccanti di diversi mondi, dalla Calabria al Sud America, insieme al resident Marco Anselmi. Il pomeriggio al Teatro del Sale (via de’ Macci) dalle ore 15,30 va invece in scena il talk show “Il Chimichurri vs spezie del mondo” con gli chef stellati Karime Lopez (Messico), Salvatore Morello (Italia), Stelios Sakalis (Grecia), Paulo Airaudo (Argentina) e Paolo Lavezzini (Italia). Dalle 18 alle 19 il Next Door Gunè (Via del Drago d’Oro) ospiterà un evento che vedrà tre note influencer sudamericane dietro il bancone, con la bartender Eleonora Romolini. La giornata finisce in grande con la cena stellata allestita dallo chef argentino Paulo Airaudo (Luca’s Restaurant, all’interno dell’hotel La Gemma) accompagnati dal metodo classico di Zafferano Spirits.
Il quarto giorno di Tavola Latina 2024 inizia al Golden View (via de’ Benci) che farà da cornice al pranzo “L’Italia centrale interpreta l’America centrale” con gli chef stellati umbri Andrea Impero (Elementi Borgo Brufa) e Ada Stifani (Ada Gourmet) che insieme al resident chef Andrea Candito interpreteranno piatti tipici intervallati da reading in ligua originale tratti dal libro “Il rigore più lungo del mondo” di Osvaldo Soriano, accompagnati dai vini dell’azienda del calciatore argentino Nicholas Burdisso. A finire, ultimo brindisi con due tradizioni di speziature a confronto: da un lato la cucina peruviana di Sevi, dall’altra quella indiana dello chef Johty Singh (Haveli).
“Anche quest’anno abbiamo voluto tessere un filo ideale tra la cucina toscana e quelle sudamericane – spiega Giacomo Iacobellis, tra i più autorevoli conoscitori della gastronomia latina in Italia – coinvolgendo sia addetti ai lavori che appassionati alla scoperta di materie prime e preparazioni a prima vista così lontane dal nostro quotidiano, grazie al contributo di materie prime come l’aglio Tata, l’olio Evo delle Tenute Librandi, l’acqua Fonteviva e i distillati di Dovel”.

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