Conoscere vini e cantine ti permette di conoscere l’Italia in ogni suo angolo, anche i meno battuti. È la grande ricchezza del nostro Paese: avere una varietà enorme di vitigni che si adattano e crescono, dalle Alpi alla Sicilia. Vogliamo accompagnarti in questo viaggio di scoperta, e speriamo di trasmetterti perché ci appassiona così tanto. Siamo convinti che parlare di un territorio e della sua bellezza passi prima di tutto dal preservare quel territorio, per fare in modo che lo stesso viaggio sia ripetibile per le generazioni future. Per questo i produttori che ti presenteremo sono esempio di un’agricoltura biologica, biodinamica, naturale, o anche senza etichette, ma sempre sostenibile e attenta al territorio. Ci impegneremo in prima persona per la sostenibilità e la biodiversità, e dedicheremo spazio a spiegare cosa si intende con queste parole e perché sono così importanti per noi.
Qual è la storia di Vinevo?
Come molte idee imprenditoriali recenti, l’idea di Vinevo è nata nel 2020, durante i momenti più difficili del Covid-19. Più precisamente l’idea nasce in un giorno assolato di giugno 2020, in un luogo singolare, l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, e in particolare in un piano a quasi 2000 metri di altitudine dove nerissimi paesaggi di recenti colate laviche si alternano al verde acceso degli arbusti e dei giovani pini. Camminando su quel piano, e poi a quota più bassa, rimasi colpito da come i pini, le querce e poi le viti crescessero rigogliosi proprio nella pietra vulcanica, che pure un tempo aveva portato distruzione. Era una bellissima metafora di rinascita in un momento difficile.
Ed è così che, essendo da sempre appassionato di enogastronomia, immaginai di avviare una nuova attività attenta all’ambiente e alle persone, capace di valorizzare l’unicità e la bellezza del patrimonio vitivinicolo italiano, il più ricco e variegato del mondo, con centinaia di specie autoctone. Mi sembrava infatti che gli e-commerce del vino sul mercato spesso non valorizzassero e raccontassero abbastanza questo nostro patrimonio.
Condivisi subito questa visione con alcuni attuali soci, tra cui Italo Maffei
Come mai la scelta di puntare sulle box?
Gli ecommerce tradizionali che puntano alle vendite a la carte sono tantissimi e noi abbiamo pensato di poter creare valore per il cliente in maniera diversa. Infatti, per rendere l’utente il vero protagonista dell’esperienza Vinevo, gli viene proposto un “quiz del gusto” sviluppato in collaborazione con il Sensory Lab dell’Università Statale di Milano. Il quiz va ad analizzare le preferenze dell’utente nel mondo del vino attraverso semplici domande.
Grazie ai risultati del quiz, Vinevo è in grado di elaborare pacchetti in formula abbonamento mensile personalizzati, grazie a un algoritmo che abbiamo sviluppato, sempre assieme all’Università Statale. Tre sono i piani tra cui è possibile scegliere: Assaggio a 45,90 €, che offre tre vini di grande bevibilità, perfetti da gustare ogni giorno; Gusto a 69,90€, per chi ricerca tre vini di grande personalità, con un eccellente rapporto qualità-prezzo; Degusto a 99,90€, che propone produzioni limitate, vini di ricerca e alcune vere chicche.
Entro il 15 di ogni mese gli abbonati ricevono a casa una wine box con tre bottiglie di vino selezionate sulla base del loro profilo del gusto. I produttori vengono scelti con sapienza da Italo Maffei, seguendo ogni mese un tema diverso: dai vitigni storici italiani ai vini vulcanici, dai vini delle isole alle donne del vino italiane, per citarne alcuni, con l’obiettivo di rendere l’esperienza sensoriale anche un progetto culturale di scoperta. Un vero e proprio viaggio nel mondo del vino italiano, che prosegue sul sito grazie a contenuti interessanti.
Una delle particolarità di Vinevo è quindi che due abbonati che hanno optato per un piano della stessa fascia di prezzo non ricevono gli stessi vini, ma una box con una selezione di vini costruita su misura per loro.
Sei molto giovane la tua è una Startup? Quale il vostro piano di crescita?
Si, siamo una startup innovativa e una società benefit, attenta all’ambiente e alla sostenibilità non solo a parole: non a caso abbiamo già piantato 101 alberi nel bosco di Fontaniva, lungo il fiume Brenta, nell’ambito di un progetto volto a preservare la biodiversità del territorio.
In questo momento siamo partiti da pochissimi mesi con la nostra proposta, ma abbiamo già collezionato una serie di riscontri molto positivi sulla qualità dei nostri prodotti, come sui nostri contenuti, fra cui le interviste ai produttori e gli articoli sul tema che proponiamo ogni mese. Ci piacerebbe diventare il leader nella proposta di wine box dedicate al vino italiano e portare questa nostra proposta all’estero, dove è più difficile trovare vini italiani eccellenti di piccoli e medi produttori.
La crisi COVID ha avvantaggiato la vendita di vino online?
Sicuramente si, durante il lockdown i grandi player italiani dell’e-commerce del vino sono cresciuti moltissimo, e la stessa cosa è avvenuta in tutto il mondo, come mostrano moltissime ricerche. Bisogna però dire che l’e-commerce nel vino (e più in generale nel comparto cibo e bevande) in Italia rappresentava una percentuale molto piccola delle vendite. Questo significa che c’erano importanti margini di crescita e che il Covid ha accelerato moltissimo una crescita già in atto. In più chi ha scoperto la comodità della consegna a casa, difficilmente tornerà indietro. Detto questo, stiamo parlando di un mercato con una concentrazione ancora limitata: ci sono certamente grossi player come Tannico, Vino.com, Callmewine, ma credo ci sia spazio anche per nuove proposte innovative come la nostra.
Prossimi progetti?
Far conoscere Vinevo a quanti più clienti possibili, rendere sempre più bello il sito e più ricco di contenuti, offrire ai nostri utenti vini sempre eccellenti, con un servizio impeccabile e newsletter con contenuti dedicati agli abbonati. Poi, più avanti, mi piacerebbe proporre proposte di cibi gourmet da associare ai nostri vini.
Ultima domanda il tuo vino preferito ed un piatto con cui lo gusti.
La cosa interessante del gusto è che cambia col tempo. Qualche anno fa avrei detto un rosso corposo e tannico, ad esempio un Sagrantino di Montefalco con un piatto di carne importante. Adesso direi un bianco molto fresco e minerale, come può essere ad esempio un Carricante dell’Etna, abbinato con un buon piatto a base di pesce.
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Alessandro Magno è da molti anni un dirigente di primarie aziende editoriali italiane e internazionali, occupandosi di digitale, innovazione e marketing online. Nel 2020 ha ottenuto un EMBA considerato fra i migliori del mondo e sviluppato da NY University, HEC Paris e London School of Economics.