Una boccata d’aria fresca nel panorama della cucina gourmet dell’isola, YOI è un ristorante dal mood internazionale. Anima profondamente cinese, creatività italiana, tecniche giapponesi e cura estetica di gusto francese.
YOI è Il luogo perfetto dove ristorarsi dopo una calda giornata estiva al mare o tra le vie dello shopping etnee. L’executive chef Kevin Tullao insieme ai due giovani proprietari Guido Consoli e Salvo Santonocito, ha cucito addosso alla bella stagione alcune proposte davvero golose e molto rinfrescanti, pensate per esaltare la nota acida e agrumata presente in molti piatti della cucina asiatica, da accompagnare a cocktail originali e creativi o ad un fresco bicchiere di vino.
YOI è un’attitudine alla scoperta, una filosofia di pensiero, un modo curioso di vivere la vita, dentro e fuori il piatto. YOI è il ristorante di cucina gourmet pensato per far conoscere la grande ricchezza di sapori e tecniche dell’universo gastronomico cinese e rivelarlo in chiave contemporanea.
Un’espressione di cucina innovativa, elegante e delicata, dove gli ingredienti cinesi incontrano le tecniche giapponesi e si fondono con gli elementi del Mar Mediterraneo. “La cucina cinese – spiega Guido Consoli, founder di YOI insieme al socio Salvo Santonocito – ha tante declinazioni regionali e una tradizione millenaria. La passione per i ristoranti internazionale ci ha spinto ad affrontare nuove sfide, in primis quella di voler dare vita a Catania ad un nuovo approccio di cucina asiatica, lontana dall’idea di all you can eat e low cost. Il messaggio che vogliamo dare è quello di una cucina cinese di alta qualità”.
Ricerca e selezione delle materie prime di eccellenza sono il mantra di YOI. Punto di partenza essenziale per creare queste nuove armonie è il rispetto, oltre che la freschezza e la qualità, delle materie prime, con una particolare attenzione alla riduzione degli sprechi.
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Cocktail list e carta dei vini
In sala Leandro Gullino, maitre e sommelier fa convivere senza pregiudizi di fondo proposte di vini convenzionali, biodinamici e naturali. La sfida, difficilissima, è quella di costruire un percorso di innovazione per l’abbinamento dei vini con la cucina orientale. La carta dei vini, in continuo mutamento, è suddivisa in cinque capitoli: No Sicily no Party, Giro d’Italia, Tour de France, Un Mondo di vino e Dessert (and not only) Wines e spazia tra grandi e piccoli produttori.
A chi ha voglia di sperimentare è invece riservata la carta cocktail, una vera scoperta dove protagonisti sono in ingredienti e spirits di origine Orientale. Qui il giovane bartender Giovanni Arcati spinge sull’acceleratore e ripensa in modo originale alcune proposte classiche della mixology internazionale come il mojito al thè matcha, perfetto per accompagnare le pietanze del menù, in particolare i dim sum o il vodka sour alle rose o un originale spritz impreziosito dal frutto della passione.
Inserimenti freschi e stuzzicanti pensati per l’estate dove consistenze, colori, ingredienti e temperature sono una danza leggera tra Occidente e Oriente. L’esperienza di YOI, in cucina così come nella mixology e nella carta dei vini, è ricercata e contemporanea e si concretizzano in una proposta, perfettamente equilibrata nelle forme e nei colori, che si mostra in tutta la sua creatività grazie ad una tecnica attenta, che sublima ogni elemento in piatti e drink armoniosi e precisi.